La Freccia è la cartolina dell’Italia che piace di più

di Alberto Banzola
La corsa ha valicato alcuni passi storici e sempre ricchi di fascinoValerio Staffelli apre le sue «ali di gabbiano»
La corsa ha valicato alcuni passi storici e sempre ricchi di fascinoValerio Staffelli apre le sue «ali di gabbiano»
La corsa ha valicato alcuni passi storici e sempre ricchi di fascinoValerio Staffelli apre le sue «ali di gabbiano»
La corsa ha valicato alcuni passi storici e sempre ricchi di fascinoValerio Staffelli apre le sue «ali di gabbiano»

Il cuore pulsante della 1000 Miglia è tornato a battere, e a farlo molto forte. Le peculiarità della Freccia rossa sono esplose in maniera potente sotto gli occhi dei partecipanti e di chi la gara l’ha vissuta insieme a loro per tutti i quattro giorni della «corsa più bella del mondo», come detto dal Drake, Enzo Ferrari. Che verrà omaggiato oggi con il passaggio nella sua Modena, una delle tante istantanee che compongono una cartolina formata dalle immagini di tutte le «vecchie signore» dell’automobilismo italiano. E queste istantanee hanno un denominatore comune: la bellezza dello sfondo, quella di un paese, l’Italia, che spesso si dimentica di essere così bello ed affascinante. Dai passaggi in riva al mare del primo giorno allo scollinamento dei passi della Futa e della Raticosa di ieri, che insieme a quello della Cisa del primo giorno hanno unito le tradizioni di una corsa che dal 1927 ad oggi non ha mai smesso per un secondo di raccontare e far provare emozioni fortissime. Lo dimostrano paesi interi che attendono il passaggio dei piloti della 1000 Miglia, come fosse una festa comandata, quando ad esempio si passa a Montevarchi, che accoglie tra due file di Bouganville il transito della carovana, regalando applausi e tifo quasi calcistico a tutti, nessuno escluso. Un pubblico di ogni età: i tantissimi bambini che ieri hanno salutato il passaggio della 1000 Miglia ad Orvieto e a Cortona hanno guardato con lo stupore ed il piacere che li accompagna la mattina del 13 dicembre la visione ed il rumore di vetture che raccontano la storia dell’automotive dal 1927 al 1957. Ed hanno ricordato come la 1000 Miglia sia veramente la gara di tutti gli italiani. Salito in macchina ieri mattina, l’ambasciatore l’ideale dell’Italia della 1000 Miglia è stato Valerio Staffelli: l’inviato di «Striscia la notizia» si è ritrovato a bordo della vettura 246 che aveva nei giorni precedenti ospitato il giornalista Nicola Porro, in qualità di co-driver della Mercedes 300 SL, l’ali di gabbiano per intenderci, condotta da Radek Jalinek. Appassionato di motori da sempre, Staffelli ha colto al volo la possibilità di poter disputare quello che è il riferimento mondiale delle competizioni per le cosiddette «Veteran Cars»: «Non potevo lasciarmi sfuggire questa opportunità fantastica. Prendere parte alla 1000 Miglia è emozionante: non mi aspettavo così tanta presenza di pubblico. Tu sei concentrato, cerchi di restare sul pezzo e tutte le volte è un tuffo al cuore. Sembra di essere al giro di Italia: ti salutano, ti incitano, sono lì per te». E Valerio Staffelli è rimasto affascinato da quanto visto tra Roma e Bologna: «Correre la 1000 Miglia è fantastico e ti rendi conto quanto l’Italia sia un paese strepitoso - commenta l’inviato più famoso del tg satirico di Canale 5 -. Noi italiani dovremmo imparare a conoscerlo meglio: dovremmo fare un roadbook e visitare le nostre bellezze, uscendo dalle autostrade, visitando i borghi ed i luoghi del Belpaese, godendoci il cibo ed il vino italiano». E la 1000 Miglia, dal punto di vista enologico, ha toccato tantissime eccellenze: dai vini della Franciacorta a quelli della Lunigiana con i suoi vermentini, prima di imbattersi nelle terre dei rossi di Bolgheri del Morellino di Scansano, sfiorando i bianchi dei colli romani e l’Orvieto classico, prima di approdare nel Chianti-shire. Oggi, risalendo l’Emilia, la Freccia rossa incrocerà i filari del Pignoletto e quelli dei diversi tipi di Lambrusco, comune denominatore di Modena, Reggio Emilia, Parma e Mantova. E la grande chiusura è destinata ai pregiati vini veronesi e a quelli del Garda che faranno da abbinamento ideale all’ultima tappa della 1000 Miglia, in cui si correrà per vincere: cercando da parte di tutti i piloti l’ultimissimo sforzo per migliorare il proprio posizionamento. Il Lago di Garda sarà decisivo, dopo le schermaglie attorno a quello di Bolsena ed al lago Trasimeno nella mattinata di ieri, sarà sulle sponde del Benaco, tra Sirmione e Desenzano, o tra Manerba e Salò, a dire chi alla fine sarà vincitore o meno della trentanovesima rievocazione storica della Freccia Rossa. Con Brescia pronta nel pomeriggio a brindare insieme al vincitore.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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