L'OMICIDIO

Breno, mamma strangolata dal figlio nell'appartamento dove vivevano

di Paolo Cittadini
Francesca Mesiano: la vittimaLe indagini della Scientifica dei carabinieri all’interno dell’appartamento di Breno
Francesca Mesiano: la vittimaLe indagini della Scientifica dei carabinieri all’interno dell’appartamento di Breno
Francesca Mesiano: la vittimaLe indagini della Scientifica dei carabinieri all’interno dell’appartamento di Breno
Francesca Mesiano: la vittimaLe indagini della Scientifica dei carabinieri all’interno dell’appartamento di Breno

Si è risvegliato dal torpore in cui era caduto più di dodici ore prima e incalzato dalle domande del pubblico ministero ha confessato il delitto. «Sono stato io. Ho ucciso mia mamma. Le ho stretto le mani intorno al collo».

Vincenzo Capano, 24 anni, ha ammesso l'omicidio della madre avvenuto giovedì sera all'interno dell'appartamento di Breno in cui viveva con la donna, la 52enne Francesca Mesiano. Poi si è nuovamente chiuso nel silenzio. Il ragazzo, disoccupato e con qualche piccolo precedente, si trova ora in carcere in stato di fermo. Omicidio volontario l'accusa nei suoi confronti e nelle prossime ore, accompagnato dal suo legale (l'avvocato Gerardo Milani), sarà ascoltato dal gip per la convalida del provvedimento emesso dal sostituto procuratore Roberta Panico che ieri mattina lo ha interrogato una volta lasciato l'ospedale di Esine dove era stato portato in osservazione alcune ore prima.

IL DELITTO, secondo una prima ricostruzione, sarebbe avvenuto giovedì intorno all'ora di cena. Capano dopo avere tolto la vita alla madre ha raggiunto la caserma dei carabinieri di Breno raccontando che alla madre era accaduto qualcosa di brutto. Una volta entrati nell'abitazione di proprietà del Comune (e ora finita sotto sequestro per permettere ulteriori accertamenti in grado di spiegare meglio le modalità del delitto) i militari hanno trovato la donna riversa su un divano della cucina. Sul corpo della casalinga 52enne il medico legale e gli uomini della Scientifica dei carabinieri di Brescia non avrebbero evidenziato grandi segni di violenza se non alcune ecchimosi sul collo. Tanto però è bastato per fare subito fatto pensare ad un episodio violento. A quel punto il ragazzo si è chiuso nei suoi pensieri senza più parlare né con i carabinieri, né con i sanitari che nel frattempo avevano raggiunto l'appartamento.

SOLTANTO IERI MATTINA Vincenzo Capano, portato in ospedale a Esine per una serie di controlli psichiatrici, avrebbe iniziato a fare le prime ammissioni. Una volta dimesso il ragazzo è stato ascoltato dagli inquirenti ed a quel punto è emersa la terribile realtà dei fatti. «Abbiamo discusso – ha iniziato a spiegare agli inquirenti che nel frattempo avevano convocato anche il suo avvocato di fiducia perché lo seguisse nell'interrogatorio –. Poi non so cosa è successo. Le ho afferrato il collo e ho stretto. Non so perché l'ho fatto, ma per me è un periodo molto difficile». Poi ancora una volta si è estraniato e non ha più voluto parlare. Lo farà, forse nelle prossime ore, quando in carcere sarà ascoltato dal magistrato. Nel frattempo il pm ha disposto l'autopsia sul corpo della vittima. L'esame, in programma oggi, servirà a fare maggiore chiarezza sulle cause del decesso della 52enne seguita con il figlio dai servizi sociali visti i problemi economici, e non solo, che il nucleo familiare avrebbe avuto. Madre e figlio, dopo che il padre si era allontanato da casa diverso tempo fa trasferendosi nel Milanese, vivevano sempre insieme. Una convivenza non facile in cui le discussioni non mancavano. I vicini, come hanno raccontato ai carabinieri, li sentivano avere a che dire, ma a quel che risulta non si sarebbero mai registrati episodi di violenza. Giovedì sera però il fragile equilibrio tra i due si sarebbe spezzato all'improvviso. Il 24enne al culmine di uno dei soliti diverbi avrebbe perso la testa e, come ha spiegato ore dopo, ha afferrato per il collo la madre stringendolo fino a toglierle il respiro e la vita. Solo a quel punto Capano si sarebbe risvegliato e rivolto ai carabinieri arrivando però a confessare il delitto solo ieri nel primo pomeriggio. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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