L’ultimo episodio

Salò, dopo la rissa in Fossa suona l'allarme sicurezza

di Luciano Scarpetta
Per arginare baby bulli e movida molesta, il Comune ha istituito sotto il porticato della stazione dei pullman un presidio della polizia locale ed esteso il Daspo urbano a tutto il centro storico
L'intervento dei carabinieri dopo la rissa di domenica sera
L'intervento dei carabinieri dopo la rissa di domenica sera
L'intervento dei carabinieri dopo la rissa di domenica sera
L'intervento dei carabinieri dopo la rissa di domenica sera

Suona l’allarme anche a Salò dopo l’ultimo episodio di cronaca consumato domenica sera intorno alle 21 in un bar collocato in piazza Vittorio Emanuele II a Salò, zona che tutti conoscono più comunemente come la «Fossa».

A quell’ora un avventore ha iniziato a litigare con il gestore del locale, passando rapidamente dalle parole ai fatti tra sedie, tavoli rovesciati e bicchieri andati in frantumi, Scene da film riprese anche dagli smartphone di alcuni passanti. Solo il tempestivo intervento di cinque auto dei carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse. Per il proprietario 62 enne del locale, si è reso necessario il ricovero in ambulanza al pronto soccorso del vicino ospedale di Gavardo per accertamenti, mentre per gli altri protagonisti della rissa potrebbe scattare il Daspo urbano.

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«Ricordiamo che la Fossa, con una recente delibera del Consiglio comunale è diventata zona soggetta a Daspo urbano – sottolinea il consigliere Giovanni Ciato che proprio nei mesi scorsi aveva proposto di estendere il provvedimento anche in Fossa, al complesso Gasparo e al lungolago Zanardelli - Per questo, una volta accertati i motivi della rissa e individuati i responsabili, chi ha creato i disordini deve essere allontanato da Salò e se residente, denunciato e sanzionato».

Presidio sotto il porticato

Anche nei giorni precedenti dalle parti del lungolago si era assistito ad un’altra aggressione, in questo caso protagonisti dei giovani che hanno sottratto capi di abbigliamento ad un passante. E si cercano anche i protagonisti del raid vandalico che nella notte tra giovedì e venerdì a Cunettone di Salò hanno incendiato due autovetture parcheggiate in strada dai residenti.

L’amministrazione comunale per provare ad arginare i baby-bulli e i disagi creati dagli avventori nei locali delle zone più calde, ha istituito sotto il porticato della stazione dei pullman un presidio della polizia locale, e, come detto, esteso le zone del Daspo urbano praticamente in tutto il centro storico: «Entro fine aprile – comunica il sindaco di Salò Gianpiero Cipani – entreranno finalmente in funzione anche 140 nuove telecamere da poco installate nella cittadina. Nel merito della rissa al bar invece si tratta purtroppo di episodi che accadono in ogni dove. Piuttosto il problema è dei giovanissimi senza arte ne parte che periodicamente si rendono protagonisti di atti vandalici. Il disagio è sempre più accentuato, soprattutto tra i giovani di seconda generazione delle famiglie che non si sono integrate nel tessuto sociale». 

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