Si attende l’interrogatorio

Le prossime ore per Carlo Mosca saranno quelle dell’interrogatorio di garanzia. Il medico avrà quindi la possibilità di fornire al gip la propria versione dei fatti. Potrà però anche decidere di avvalersi della facoltà di non rispondere. Ai propri legali ha ribadito ieri la certezza della propria innocenza e soprattutto di non aver mai fatto ciò di cui è accusato: iniezioni letali ai pazienti di covid. Rimane il fatto che si tratta di un momento particolarmente infelice per il medico che ricopre l’incarico di primario facente funzione all’ospedale di Montichiari. Una carriera, quella del medico iniziata con la laurea in medicina e chirurgia, conseguita presso l’Università degli Studi di Brescia il 12 ottobre 2005 discutendo la tesi «percorsi diagnostici terapeutici nella fase acuta dell’ictus cerebri» con votazione 95/110. L’abilitazione all’esercizio della professione è stata conseguita presso l’Università degli Studi di Brescia il 3 marzo 2006. Poi, tanti corsi e certificazioni. Nel 2006, anche i primi turni a Montichiari.

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