Dibattito sull’imposta

Tassa di soggiorno a Brescia, gli albergatori: «I Comuni contribuiscano»

di Eugenio Barboglio
Federalberghi non discute gli aumenti ma, dice, «non è corretto che i costi della raccolta siano solo a carico nostro». E propone accordi con le forze dell'ordine contro l'abusivismo
Ciclisti in piazza Loggia
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 Federalberghi «prende atto» dell’aumento della tassa di soggiorno a Brescia, «aumento, comunque in linea con la media delle città italiane capoluogo di provincia». Apprezza «la finalità del suo utilizzo che in Italia spesso non ha nulla a che vedere con la soddisfazione dei turisti ma solo col riequilibrio delle casse comunali» dice il presidente, Alessandro Fantini. C’è però un punto ancora irrisolto, secondo Federalberghi. In media ad un albergo di medie dimensioni costa circa 5000 euro raccogliere la tassa di soggiorno, a causa della spesa per i gestionali, per il personale che deve rendicontare, per le commissioni sui pagamenti con carte di credito.

«Questo nostro sforzo obbligatorio - nota Fantini - favorisce anche tutto il contesto esterno, per questa ragione non è corretto che i costi della raccolta siano solo a carico degli albergatori. Attendiamo, quindi, un concreto contributo finanziario da parte delle amministrazioni, sia del capoluogo che dei Comuni della provincia». I controlli Secondo Fantini resta poi parzialmente irrisolto il tema dei controlli.

«L’abusivismo deve essere combattuto. È un danno per le strutture alberghiere ed extralberghiere che operano nella legge, è un danno economico per la mancata raccolta della tassa di soggiorno e delle imposte locali, è un problema di sicurezza perché negli appartamenti che non hanno un’accoglienza “fisica” può entrare chiunque». Fantini propone «un accordo con amministrazioni comunali, Polizia e Guardia di Finanza per contrastare questi fenomeni, come già accaduto in altre città italiane. L'aumento degli appartamenti a uso turistico causa, inoltre, un effetto perverso di overtourism che porta ad uno spopolamento da residenti dei nostri centri storici. Un fenomeno che impoverisce il tessuto sociale fatto di tradizioni e di reti commerciali di prossimità».

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