SUL GARDA

Puegnago dichiara guerra all'antenna: maxi-petizione per lo sfratto

di Alessandro Gatta
La protesta contro l’impianto e le sue emissioni «insopportabili» raccoglie 360 firme. Il Comune nega l’autorizzazione
Antenna Puegnago
Antenna Puegnago
Antenna Puegnago
Antenna Puegnago

Si allarga il fronte della protesta per la maxi-antenna Vodafone, posizionata dai primi di luglio a Raffa di Puegnago: sono ben 360 i residenti che hanno firmato la petizione in cui si chiede l’immediata rimozione del ripetitore (alto circa 25 metri) attivo da poche settimane in un terreno privato di via Mascontina.

L’appello

I firmatari abitano tutti in zona (ma nella lettera c'è pure qualche firma di solidarietà dal paese): via Benaco, via Serraglie, via Pascoli, via Guasch, via Case Sparse, via San Vincenzo, via XX Settembre. La petizione è già stata consegnata al Comune di Puegnago, alla Provincia, ai forestali di Salò, ad Arpa e alla Soprintendenza: «Chiediamo che il ripetitore venga rimosso - si legge - perché di eccessivo impatto ambientale e acustico, dannoso per la salute della popolazione». La convivenza con l’antenna, dunque, non è possibile: «Come residenti - scrivono - non riteniamo compatibile con il territorio e l’ambiente l'installazione di strutture tecnologiche simili». I portavoce della protesta - Bernardo Nino Manestrina, Delia Zornada, Marisa Gabrielli e Pierina Delai - sono tornati in via Mascontina per fare il punto della situazione: «Al di là della questione ambientale e di paesaggio, in una località che è nota come Belvedere - spiegano - segnaliamo anche il problema del generatore che fa funzionare l’impianto: è alimentato con carburante, e se non c’è il vento ne sentiamo l’odore, e funziona senza sosta dalle 7 alle 20, con un rumore costante e fastidioso per chi abita qui vicino».

Leggi anche
Puegnago, l'antenna della discordia. I residenti all'attacco

L'antenna

L'antenna di Raffa in gergo tecnico è una Srb, una stazione radio base dedicata al servizio della telefonia mobile: trattandosi di un impianto provvisorio non ha bisogno di autorizzazioni particolari, in quanto rimarrà attivo solo per 120 giorni, fino a ottobre, prima di essere smontato. La legge, tuttavia, non vieta che il prossimo anno possa essere riposizionato con altra autorizzazione provvisoria, se non in via Mascontina anche in un altro terreno.

I permessi negati

La richiesta di autorizzazione definitiva è stata invece negata dal Comune, che ha espresso «totale dissenso» all’installazione dell'impianto. Una posizione netta, già espressa da un altro ente: anche la Soprintendenza aveva dato parere negativo sulla compatibilità paesaggistica dell’antenna. Le due bocciature istituzionali sono in contraddizione con la valutazione di Arpa che, invece, ha autorizzato l’impianto.

Suggerimenti