il caso

Depuratore del Garda: un incontro a Salò su "un progetto nato sbagliato"

di Luciano Scarpetta
L’incontro di stasera si svolgerà con i relatori civici che si sono interfacciati con politici e amministratori di tutti i livelli e organizzato insieme al “Presidio 09 agosto” che da più di 900 giorni manifestano giorno e notte, sotto il Broletto a Brescia, per bloccare l’opera

Le questioni legate al progetto del depuratore del Garda tengono banco questa sera, giovedì 22 febbraio, nella sede dell’Arci di Salò. Alle 20.30 è previsto un incontro con gli attivisti che da più di 900 giorni stanno manifestando giorno e notte per bloccare l’opera.

Un "progetto nato sbagliato"

Secondo i promotori dell’iniziativa, “il nuovo progetto del depuratore è nato sbagliato, senza condivisioni con la popolazione locale e adesso si vuole dare la possibilità a tutti i cittadini di Salò, del Garda lombardo, della Valsabbia e di tutta la Provincia di Brescia, di informarsi in modo obiettivo, per poter esprimere la loro opinione poiché, oltre i disservizi relativi la viabilità per anni, verranno coinvolti anche economicamente con l’innalzamento dei costi delle utenze relative l’acqua”.

Attualmente la disponibilità economica per la copertura dei costi di 300 milioni di euro arriva appena ad un terzo: “I restanti 200 milioni di euro – affermano i Comitati - devono essere recuperati dall’innalzamento dei costi delle bollette per tutti i cittadini della Provincia di Brescia”.

L'incontro

L’incontro di stasera si svolgerà con i relatori civici che si sono interfacciati con politici e amministratori di tutti i livelli (locali, regionali, nazionali ed europei) per farsi portavoce delle richieste. E’ organizzato insieme al “Presidio 09 agosto”, che include una serie di realtà associative di valenza provinciale, dal Tavolo Ambiente Garda (TAG), che include una serie di associazioni e comitati gardesani, tra cui il comitato civico Magnifica Salò, referente per Salò.

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