Dragon boat, sfida gardesana ma con un profumo d’Oriente

di Luciano Scarpetta
La spettacolare voga all’orientale ospitata dal golfo di MadernoLa suggestiva fotografia di gruppo di tutti gli equipaggi che hanno partecipato all’evento di ToscolanoOspite speciale il team remiero formato da atleti del  BangladeshIn acqua anche l’equipaggio rosaPubblico e osservatori speciali
La spettacolare voga all’orientale ospitata dal golfo di MadernoLa suggestiva fotografia di gruppo di tutti gli equipaggi che hanno partecipato all’evento di ToscolanoOspite speciale il team remiero formato da atleti del BangladeshIn acqua anche l’equipaggio rosaPubblico e osservatori speciali
La spettacolare voga all’orientale ospitata dal golfo di MadernoLa suggestiva fotografia di gruppo di tutti gli equipaggi che hanno partecipato all’evento di ToscolanoOspite speciale il team remiero formato da atleti del  BangladeshIn acqua anche l’equipaggio rosaPubblico e osservatori speciali
La spettacolare voga all’orientale ospitata dal golfo di MadernoLa suggestiva fotografia di gruppo di tutti gli equipaggi che hanno partecipato all’evento di ToscolanoOspite speciale il team remiero formato da atleti del BangladeshIn acqua anche l’equipaggio rosaPubblico e osservatori speciali

Il maltempo aveva concesso una tregua regalando una bellissima giornata di Sole; in compenso ieri mattina ci ha provato il Peler, il vento mattutino da Nord, a rovinare, a Maderno, il «Saint Martin Dragonboat festival». Ci ha provato ma non ci è ruscito. Perché gli organizzatori della Remiera di Toscolano hanno rimandato solo di un’ora l’inizio del challenge remiero: il tempo necessario per spostare le boe di partenza all’altezza del più riparato porto dei traghetti Navigarda. Poi, alle 11 in punto il via all’happening di chiusura stagionale, nona edizione di una rassegna impreziosita quest’anno dalla partecipazione di equipaggi internazionali provenienti dal Bangladesh e dalla Cina. O MEGLIO, in quest’ultimo caso dalla più nostrana Prato, casa della più numerosa colonia cinese della Penisola. Il St Martin dragonboat festival è davvero uscito dai confini gardesani, meritando le attenzioni dei maestri di questa millenaria disciplina orientale. DRAGON BOAT È INFATTI il nome inglese di un’imbarcazione di origine cinese lunga una dozzina di metri che ha 3000 anni di storia. A bordo con l’equipaggio un timoniere e un tamburino per il ritmo. La Remiera Toscolano Maderno pratica questa disciplina dal 2007. Erano una ventina gli equipaggi divisi nelle categorie donne, misto e open che si sono sfidati sulla distanza sprint dei 200 metri, agonisti fianco a fianco con gli amatori. Al netto dei team orientali, tutti gli altri arrivavano da Firenze, Venezia, Pavia, Padova e Milano, con il Garda rappresentato da Bardolino e appunto Toscolano Maderno. Al termine di tre ore di sfide spettacolari l’ha spuntata la «ciurma» cinese di Prato. Piazza d’onore per i cugini di Firenze e terzo gradino per Bardolino. Nella categoria misto ha dettato legge ancora Firenze superando Bardolino, mentre il Dragonscalo di Milano si è aggiudicato la finalina. Anche tra le donne hanno dominato le fiorentine, davanti alle azzurre arrivate da Bardolino e alle Pink Amazon di Pavia. «SIAMO ORGOGLIOSI di aver ospitato quest’anno due equipaggi stranieri così prestigiosi - ha commentato il presidente della remiera di Toscolano Paolo Rosina -: gli ospiti sono rimasti entusiasti del clima festoso e dell’accoglienza che hanno trovato sul Garda bresciano». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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