Duemila bombe ripescate nel lago

Gli specialisti della Marina stanno recuperando migliaia di bombe
Gli specialisti della Marina stanno recuperando migliaia di bombe
Gli specialisti della Marina stanno recuperando migliaia di bombe
Gli specialisti della Marina stanno recuperando migliaia di bombe

Duemila bombe, intere o a pezzi, sono state ripescate in soli cinque giorni dai fondali del lago, ad opera degli specialisti della Marina militare e dell’Esercito. E non finiscono qui le operazioni di sminamento dell’isola di Trimelone, in alto Garda al largo di Brenzone, dove nel 1954 saltò in aria una polveriera militare, disseminando decine di migliaia di ordigni.

«Nella settimana tra l’11 e il 15 luglio - comunica il tenente di vascello Marco Saponangelo, capo della spedizione incaricata dei lavori - sono stati recuperati almeno duemila ordigni o pezzi di bombe, distrutti in seguito dall’Esercito che li ha fatti brillare in una cava».

Durante le operazioni, si è saputo, è stata recuperata dalla Marina militare una cassetta contenente mille detonatori pronti ad esplodere: «Erano grandi come il tappo di una penna - spiegano i militari - ma sono altamente pericolosi, perchè se vengono schiacciati o compressi, il botto sarebbe stato garantito con rischi per l’incolumità delle persone».

Proprio ieri i militari del Nucleo Sdai (Servizio difesa anti-mezzi insidiosi) hanno ripreso le operazioni di bonifica nei fondali dell’isolotto. Saranno necessarie ancora quattro settimane di immersioni per completare la prima fase, diluite fino a settembre per non avere intralci, durante il periodo di maggior afflusso turistico, alle operazioni dei mezzi nautici e delle forze dell’ordine. L.SCA.

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