I LAVORI TAV

Ecco la maxi-gru per Toussaint. Adesso potrà riposare in pace

di Alessandro Gatta
Al secondo tentativo, e con l’utilizzo di una gru di maggior portata, la santella è stata finalmente traslataIl piccolo mausoleo riposizionato a debita distanza dal tracciato della Tav
Al secondo tentativo, e con l’utilizzo di una gru di maggior portata, la santella è stata finalmente traslataIl piccolo mausoleo riposizionato a debita distanza dal tracciato della Tav
Le fasi di rimozione della santella

Missione compiuta, finalmente: ieri mattina, sotto una pioggia battente a rendere il tutto ancora più romantico, è stata sollevata, spostata e ricollocata l'ormai celebre santella dedicata al tenente austriaco Toussaint De la Motte, considerato il primo caduto della battaglia di San Martino del 1859.

I suoi resti giacevano silenti nel santuario costruito per lui dalla famiglia, almeno fino all'arrivo della Tav: per esigenze logistiche, ovvero l'interferenza con il tracciato della nuova linea ad alta velocità, è stato necessario mobilitare il piccolo mausoleo, già in un terreno di proprietà di Cepav due (il general contractor della Brescia-Verona) e, dopo due anni di trattative, spostato nello stesso terreno a poche decine di metri di distanza, lontano quanto basta dalle future rotaie. N

on è stato facile, nemmeno ieri mattina: ci sono volute più di due ore e l'ausilio di una maxi-gru speciale arrivata addirittura da Genova, l'impegno di aziende specializzate e il coordinamento del personale di Cepav. La conclusione di una delicata procedura su cui si è lavorato per settimane: «Per spostare la cappella garantendone l'integrità - spiega Alberto Piras, direttore dei cantieri di Cepav in Lombardia - è stato necessario sviluppare un progetto redatto dalla società Cooperativa archeologia di Firenze, specializzata in tali attività, e condividerlo con la Soprintendenza che lo ha approvato». In dettaglio sono state eseguite iniezioni di consolidamento per rendere più stabile la struttura: è stato poi posizionato uno scatolare in legno, infine una struttura in acciaio e calcestruzzo alla base del santuario. In contemporanea è stata realizzata anche la platea che ora accoglie il mausoleo.

La scorsa settimana, con una prima gru più piccola, erano stati fatti dei tentativi per pesare con precisione la struttura (a quanto pare, più di 30 tonnellate): poi l'altro ieri l'arrivo della gru adatta, una prova tecnica e ieri mattina il gran finale. Nelle prossime settimane si procederà alle finiture. Poi De la Motte tornerà a riposare in pace. •.

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