«Il depuratore del Garda vìola le regole dell’Unione europea»

di Cinzia Reboni
L’europarlamentare Eleonora Evi ha incontrato gli ambientalisti
L’europarlamentare Eleonora Evi ha incontrato gli ambientalisti
L’europarlamentare Eleonora Evi ha incontrato gli ambientalisti
L’europarlamentare Eleonora Evi ha incontrato gli ambientalisti

Un’interrogazione urgente già presentata alla Commissione europea per chiedere se il progetto del depuratore del Garda sia in contrasto con la direttiva comunitaria e con il principio di prossimità nella costruzione di infrastrutture deputate ai servizi di interesse generale - la risposta dovrebbe arrivare il 22 ottobre -, il sostegno ad una eventuale petizione presentata dai comitati e dai cittadini, ed una richiesta di incontro con il ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani. Sono i tre impegni fissati da Eleonora Evi nella sua agenda, a supporto della battaglia sul depuratore del Garda. Presente ieri mattina al presidio di piazza Paolo VI, l’europarlamentare del Gruppo dei Verdi - Alleanza Libera ha sottolineato che «la scelta di costruire gli impianti a Gavardo e Montichiari, con scarico nel fiume Chiese, ha calpestato le decisioni già prese dagli organi istituzionali locali. Questa non è democrazia, ma un’imposizione brutale, in sfregio alle scelte del territorio. (...)

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