il caso

Lite tra ragazzine a Roè Volciano, 15enne accoltella una coetanea: l'accusa è di lesioni aggravate

di Alessandro Gatta e Valentino Rodolfi
L'accoltellamento è avvenuto sotto gli occhi dei coetanei che al posto di fermare la violenza le incitavano e filmavano con i telefonini: per loro nessun procedimento
Lite tra ragazzine, 14enne ferita a coltellate a Roè Volciano

Aggiornamento delle 10 del 22 marzo

Non è stata arrestata ma denunciata: l'accusa è di lesioni aggravate ed è stata riaffidata ai genitori la giovane 15enne che ieri, 21 marzo, alla fermata del bus di Roè Volciano ha colpito con varie coltellate una coetanea di un anno più piccola. Nessun procedimento, invece, a carico di decine di minorenni che hanno filmato la scena e incitato all'odio durante la violenta lite tra le due ragazzine.

Cosa è accaduto il 21 marzo a Roè Volciano

Non si sa, viste quelle immagini sconvolgenti diffuse sui social, a chi rivolgere maggior compassione, per chi fra tutti provare più pena: per la vittima, la ragazzina di 14 anni finita in ospedale sanguinante dopo aver ricevuto una scarica di botte e almeno tre coltellate che l’hanno ferita al braccio, alla gamba e al fianco sinistro; pena per l’altra ragazzina, che a 15 anni ora rischia l’accusa di tentato omicidio in seguito a quella lite rabbiosa e violentissima, ma probabilmente causata da motivi futili; pena, tantissima pena per tutti gli altri: decine di ragazze e ragazzi che tutt’intorno le incitavano a farsi del male, ridacchiando, saltellando come tarantolati da un’eccitazione isterica, mentre molti filmavano coi cellulari e nessuno interveniva a separarle, se non alla fine, forse appena un attimo prima che una di quelle coltellate facesse una tragedia.

Immagini sconvolgenti

Chi ha visto le immagini postate dagli stessi giovani stenta a credere a quello che ha visto: una violenza brutale fra due ragazze poco più che bambine (una 2009 e una 2010) e forse ancora peggio l’entusiasmo, non l’indifferenza ma l’entusiasmo degli altri per lo «spettacolo».

Dopo la scuola

Il fatto è successo ieri, 21 marzo, nel primo pomeriggio a Roè Volciano, alla fermata dell’autobus dove decine di studenti stavano aspettando la corriera dopo la scuola. Prima le botte, una lotta disperata continuando a colpirsi anche avvinghiate a terra, poi la lama. Nemmeno i carabinieri fino a ieri sera tardi hanno saputo individuare un movente, la causa di tanta violenza. Ma sono i video dei ragazzi a rivelare la dinamica: si vedono la 14enne e la 15enne che si picchiano, con furia, mentre gli altri ragazzi intorno le incitano: «Botte! Botte!», si sente gridare.

E giù botte per un bel po’, finché due o tre ragazzine si staccano dal gruppo e con fatica riescono a separarle. La tregua, però, non dura un minuto: la 15enne torna all’assalto, ha in mano qualcosa, una lama, un oggetto da taglio, e colpisce ripetutamente l’altra ragazza, con almeno tre fendenti secondo quanto riferito dai carabinieri. Ricoverata al Civile di Brescia, la 14enne presenta ferita d’arma da taglio tutte sul lato sinistro, al braccio, alla gamba e al fianco. Non è in pericolo di vita: dalle immagini si ha l’impressione che la vittima stessa si renda conto solo dopo, quando si accorge di sanguinare, di essere stata presa a coltellate.

La 15enne in caserma

L’altra ragazza, la 15enne, è stata portata in caserma a Salò, nella sede del comando di Compagnia dei carabinieri, e fino a tarda sera non era stato ancora reso noto quali misure siano state prese e quali accuse formulate: si parlava di tentato omicidio, ma sono voci, deciderà il magistrato come procedere. Fatto concluso, comunque, dopo l’arrivo dell’ambulanza, dei carabinieri e a della Polizia locale della Valle Sabbia.

Nell’attesa di sviluppi di cronaca e di conseguenze giudiziarie (attenzione: parliamo di minorenni, di ragazzine) resta solamente una grande costernazione. Si resta costernati, afflitti. È lo stato d’animo anche del sindaco di Roè Volciano, Mario Apollonio, che è intervenuto sul posto appena saputo: «La scuola deve essere un orizzonte in più per i nostri ragazzi. Certamente la situazione che riguarda i minorenni oggi è molto critica, non solo qui da noi ma da tutte le parti. Non so se sia la società, le famiglie o i ragazzi stessi, ma è un mondo che necessita ormai di un’attenzione molto particolare».

 

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