Lo schianto e poi l’incendio
Tragedia sfiorata a Lonato

di A.GAT.
La carcassa annerita dell’auto incendiata dopo lo schianto a Sedena
La carcassa annerita dell’auto incendiata dopo lo schianto a Sedena
La carcassa annerita dell’auto incendiata dopo lo schianto a Sedena
La carcassa annerita dell’auto incendiata dopo lo schianto a Sedena

Salvo per miracolo: non ci sono altre parole per raccontare del terribile incidente di domenica notte, in cui è rimasto coinvolto un 21enne di Lonato, M.B. le sue iniziali, che prima si è schiantato contro un albero e poi è riuscito a liberarsi dall’abitacolo in fiamme dopo che il motore ha preso fuoco. HA FATTO tutto da solo, e da solo si è salvato la vita: intorno alle 2 stava percorrendo via Giovanni Falcone, lungo la Sp78 in territorio di Sedena e diretto verso il bivio per Padenghe e Calvagese. A un tratto ha perso il controllo del mezzo, forse per un colpo di sonno, ha attraversato tutta la carreggiata e ha concluso la sua folle corsa dall’altra parte della strada contro un albero. L’impatto violentissimo, ha innsecato il cortocircuito del motore, che si è incendiato: ancora tramortito dalla botta, ma cosciente, il 21enne è riuscito ad aprire la portiera e ad allontanarsi, prima che le fiamme avvolgessero tutto il veicolo (e sarebbe stato davvero troppo tardi). Sempre lui ha poi allertato i soccorsi, chiamando il 112: in pochi minuti la centrale operativa ha inviato sul posto un’ambulanza del Cosp di Bedizzole e l’automedica, mentre in volo già decollava l’elicottero del Civile, che ha poi provveduto al trasporto all’ospedale della città in «codice rosso». Il giovane non ha mai perso conoscenza e il suo quadro clinico con il passare delle ore è decisamente migliorato: una trentina i giorni di prognosi. Per spegnere l’incendio e rimettere in sicurezza la carreggiata sono intervenuti i Vigili del fuoco di Desenzano, i rilievi sono stati invece affidati ai carabinieri di Lonato.

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