Lupo di Cima
Rest, patrimonio
vivente

di Luciano Scarpetta
Lupi in alto Garda: a Cima Rest l’ultimo incontro ravvicinato
Lupi in alto Garda: a Cima Rest l’ultimo incontro ravvicinato
Lupi in alto Garda: a Cima Rest l’ultimo incontro ravvicinato
Lupi in alto Garda: a Cima Rest l’ultimo incontro ravvicinato

Fa sempre un certo effetto ammirare durante un’escursione a spasso in montagna qualche esemplare di fauna selvatica. Ancora più emozionante però è scorgere in una vallata ai margini del bosco, un esemplare di lupo.

È ACCADUTO sabato mattina nella Valvestino nelle vicinanze di Cima Rest, l’altopiano del Comune di Magasa. Protagonisti due cacciatori di Montirone che, dopo aver lasciato l’auto nei pressi del bar ristorante Tavagnù tra i caratteristici fienili col tetto spiovente in paglia del borgo, si sono addentrati nella valle verso la frazione di Cadria. «Poco dopo - racconta il titolare del locale Ferruccio Bettanini, che ha raccolto all’ora di pranzo le testimonianze dei due cacciatori - uno dei due ha intravisto per caso su un crinale roccioso la sagoma di un lupo. Ha allertato l’amico poco distante, ma l’animale nell’accorgersi della loro presenza si è addentrato nel bosco di pini, scomparendo in un attimo». La breve apparizione, un fatto eccezionale per l’alto Garda, certifica in ogni caso il segno di un territorio che si riapre alla biodiversità dopo i recenti avvistamenti dell’orso e della lince.

IL PRIMO SEGNALE del ritorno del lupo sui monti alto gardesani risale alla primavera di 3 anni fa, quando un veterinario della Valle di Ledro, durante una passeggiata, scorse nella neve in una zona lontana dalla presenza dell’uomo, le impronte di una pista inconsueta. Le tracce dell’animale, inequivocabili nella neve fresca, erano anche in questo caso al limitare del bosco e avanzavano in linea retta in direzione est-ovest. In passato l’animale era stato segnalato in Trentino, però in zone più a nord, ma per l’alto Garda si trattava di un fatto eccezionale: era dal 1700 che non venivano segnalate impronte del genere. Negli anni successivi il lupo è stato avvistato ancora e lo scorso anno sono stati raccolti dalla Polizia provinciale alcuni campioni nei pressi della carcassa di una pecora, proprio sui monti di Magasa. «Anche in questa primavera - racconta Ferruccio Bettanini - ci sono stati altri episodi analoghi in Tombea; magari quest’ultimo esemplare è risalito dal versante del lago d’Idro, spinto verso il lato bresciano dalla neve». Comunque sia, è positivo che esistano ancora corridoi ecologici che consentono anche ai lupi di migrare in zone molto distanti tra loro.

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