Nuova piazza Garibaldi Secondo il Pd il progetto è da buttare alle ortiche

di A.GAT.
Una veduta di  piazza  Garibaldi al centro del progetto di restyling
Una veduta di piazza Garibaldi al centro del progetto di restyling
Una veduta di  piazza  Garibaldi al centro del progetto di restyling
Una veduta di piazza Garibaldi al centro del progetto di restyling

Di concreto non c’è ancora nulla o quasi, ma sostanzialmente solo ipotesi progettuali. Eppure a Desenzano tiene banco una intensa polemica d’estate (per ora probabilmente solo politica) sul futuro della storica area di Capolaterra: quella che guarda dall’alto la zona a lago e piazza Malvezzi. Una polemica animata dal Partito democratico, che va all’attacco del progetto per il restyling di piazza Garibaldi, un intervento da 735mila euro già inserito nel Piano delle opere pubbliche ma che non vedrà la luce sicuramente fino al 2021. In sintesi, per i dem è tutto da rifare. A partire dalle ragioni di opportunità. «Ci chiediamo se un investimento come questo sia davvero necessario in un periodo di emergenza sanitaria ed economica - esordisce il consigliere Rodolfo Bertoni - quando in realtà i problemi del quartiere sono altri. A partire dal budello di vicolo San Giovanni, attraverso il quale passano residenti e turisti: è possibile che nel 2020 questa strada sia ancora aperta al transito di tutti? Poi c’è lo sbocco di via Montegrappa, dove manca un pezzo di marciapiede: parecchi cittadini si domandano come sia possibile camminare in sicurezza». Un altro affondo è relativo ai parcheggi a lato del castello, nel piazzale Fracassi: in tutto si tratta di 43 stalli di sosta (da poco più di due anni a pagamento). «Non sono sufficienti per le attività che si svolgono in quest’area sia d’inverno, sia d’estate - continua Bertoni -. Forse sarebbe ora di tirare fuori dal cassetto il progetto del raddoppio di quel parcheggio, con una parte interrata: se ne parla ormai da 15 anni». RIFACIMENTO bocciato su tutti i fronti? «Se si vuole riqualificare la piazza è necessario partire dalle sue fondamenta - risponde ancora l’esponente del Partito democratico - e chiedersi di cosa Capolaterra ha davvero bisogno, soprattutto per tornare a essere attrattiva per le tante attività commerciali. A oggi la piazza è soffocata da 50 parcheggi, con le auto che la opprimono su tre lati: quelle macchine devono scomparire, ma per farlo è necessario creare un parcheggio alternativo. Lo si può fare di fianco alla caserma dei carabinieri, raddoppiando l’area di sosta libera già esistente. Una volta fatto questo si potrà intervenire liberando la piazza dalle auto, ampliandola e rendendola finalmente più vivibile per i cittadini e più attraente per le attività commerciali». Il progetto su cui sta lavorando il Comune a oggi è solo uno studio di fattibilità, ma già prevede il rifacimento della pavimentazione, la riorganizzazione dei parcheggi, lo spostamento di statue e panchine e pure una nuova fontana a raso, illuminata con luci a led colorate, addirittura a scomparsa in caso di necessità (come eventi o manifestazioni). L’intervento sulla pavimentazione dovrebbe poi «allungarsi» fino alla chiesa di San Giuseppe. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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