Onori a Liliana Segre, l’iter è ancora in stallo

di Silvia Avigo
La senatrice Segre: decisa e mai perfezionata la cittadinanza onorariaL’Ispettorato della razza della Repubblica sociale: aveva sede a Desenzano
La senatrice Segre: decisa e mai perfezionata la cittadinanza onorariaL’Ispettorato della razza della Repubblica sociale: aveva sede a Desenzano
La senatrice Segre: decisa e mai perfezionata la cittadinanza onorariaL’Ispettorato della razza della Repubblica sociale: aveva sede a Desenzano
La senatrice Segre: decisa e mai perfezionata la cittadinanza onorariaL’Ispettorato della razza della Repubblica sociale: aveva sede a Desenzano

Una delle più belle pagine scritte dalla politica locale rischia di cadere nell’oblio, nel dimenticatoio. L’8 ottobre 2021 il Consiglio comunale deliberò all’unanimità, caso più unico che raro a Desenzano, la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Lilliana Segre, 92 anni, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz. Ma da 15 mesi a questa parte non se n’è fatto ancora nulla di concreto. A riprendere con forza la questione sono i consiglieri del Pd Stefano Terzi, Andrea Palmerini, Maria Vittoria Papa, Bernardo Comini e Beatrice Gabusi. I 5 consiglieri hanno inviato una lettera al sindaco Guido Malinverno e al presidente del Consiglio comunale Paolo Abate, per chiedere l’immediata attuazione della decisione presa più di 15 mesi fa: «Bisogna agire subito, il tempo a disposizione è limitato - si legge nella nota dell’opposizione - e la decisione presa tutti insieme va rispettata e messa in pratica». Il Pd suggerisce 2 date: la cerimonia di consegna della cittadinanza il 6 marzo, nella Giornata dei Giusti che per la città rappresenta anche il primo anniversario della posa delle pietre d’inciampo e l’annuncio ufficiale ai cittadini domani, nella Giornata della Memoria. La cittadinanza onoraria a Lilliana Segre assumerebbe un significato profondo per Desenzano. La senatrice sarebbe solo il simbolo dei tanti ebrei deportati, sopravvissuti e non. La città gardesana, infatti, è tristemente legata all’Olocausto in quanto sede dell’Ispettorato generale della razza, che Benito Mussolini istituì nell’aprile 1944, nel periodo della Repubblica Sociale, e che operò per un anno. La sede era in pieno centro, all'angolo di via Dal Molin e via Pasubio, davanti al teatro Alberti. L’ispettorato della razza custodiva a Desenzano le schedature degli ebrei italiani raccolti a partire dalle leggi razziali del 1938, organizzava la deportazione e lo sterminio di migliaia di cittadini italiani di religione ebraica. «Conferire la cittadinanza onoraria a Lilliana Segre - sostiene il Pd desenzanese - diventa il ricordo di un pezzo importante quanto buio della storia della nostra città e memoria feconda per lanciare un forte messaggio e un monito per le generazioni future. Ci auguriamo che il sindaco e il presidente si attivino immediatamente per organizzare la cerimonia, con un percorso che coinvolga le scuole e la cittadinanza». Domani, intanto, Desenzano celebra la Giornata della Memoria. Alle 10.30 verrà celebrata la messa alla Parrocchia di Sant'Angela Merici, per poi spostarsi all'interno del parco Tira in via Monte Suello per la cerimonia istituzionale di commemorazione. Alle 21 il ricordo proseguirà in musica con il concerto per il Giorno della Memoria all’auditorium Celesti, curato dall’associazione «Musica InCanto». •.

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