Provincia e Gavardo: una doppia offensiva per ripartire da Lonato

Cristina Almici del centrodestra
Cristina Almici del centrodestra
Cristina Almici del centrodestra
Cristina Almici del centrodestra

La Provincia lancia l’offensiva per riportare la questione del depuratore del Garda sui binari già tracciati, chiedendo di avere voce in capitolo nella decisione della localizzazione dei nuovi impianti. La mozione presentata dal consigliere Cristina Almici a nome del gruppo di Centrodestra - all’ordine del giorno del consiglio provinciale di stamattina - potrebbe rimettere tutto in discussione. In sostanza, si chiede che in sede di conversione in legge del contenuto del decreto di nomina, sia disposto che l’incarico assegnato al commissario straordinario sia esercitato in attuazione di quanto deliberato dal consiglio provinciale con la mozione Sarnico, vale a dire che i depuratori devono essere localizzati nelle aree territoriali dei Comuni che utilizzano l’impianto. Indirizzo che aveva portato Acque Bresciane ad identificare e comunicare all’Ato il nuovo progetto di Lonato. Secondo la mozione, «il Governo sarebbe intervenuto immotivatamente e ingiustificatamente, senza che vi fossero i presupposti». Il commissario «deve rispettare le scelte adottate dalle istituzioni locali, operando per la rapida attuazione del sistema di collettamento e depurazione del Garda». Non è poi possibile «sostituirsi nelle valutazioni o nelle scelte assunte dagli organi provinciali stravolgendole o modificandole» e nemmeno «effettuare valutazioni in base a criteri discrezionali, sia nella loro formulazione che nella loro attuazione, quali “la qualità della vita“». Si tratta ora di capire cosa succederà in aula. Teoricamente l’esito è quasi scontato, tenendo conto che il 30 novembre la mozione Sarnico aveva raccolto 13 sì ed il solo voto contrario di Gianluigi Raineri di Forza Italia. Mozione bipartisan all’ordine del giorno anche nel Consiglio comunale di oggi a Gavardo. «La modalità della nomina del commissario esautora di fatto la determinazione della Provincia, sconfessando il percorso partecipato di definizione della migliore localizzazione dell’impianto elaborata da Acque Bresciane su incarico dell’Ato» si legge nel documento firmato dal vicesindaco Ombretta Scalmana e dal capogruppo di Gavardo Ideale Centrodestra Marco Molinari. Sottolineando «la completa infondatezza delle premesse che hanno portato alla nomina del commissario e l’inadeguatezza dei parametri considerati per la scelta della localizzazione, in contrasto con le valutazioni effettuate da Acque Bresciane e dall’Università», si ribadisce «l’assoluta contrarietà alla localizzazione degli impianti a Gavardo e Montichiari». Le segreterie provinciali di Lega e Pd intanto non si risparmiano colpi bassi. «Occorre tener presente che il prefetto e tre università hanno individuato il luogo tecnicamente più idoneo - sottolinea il Carroccio -. Nonostante la maggioranza in Broletto e in Ato, questa vicenda dimostra la non gestione da parte della Provincia a guida Pd di tutte le varie problematiche». «La Lega getta la maschera - replicano i dem - e apprendiamo che la segreteria è a favore di Gavardo e Montichiari, sostenendo così la posizione del ministro Mariastella Gelmini, principale sponsor del commissario. La Lega dovrà spiegare ai cittadini la sua posizione ufficiale. Ci auguriamo che ci siano ancora spazi di manovra per una soluzione diversa, e speriamo che il centrodestra riparta da qui, assumendosi la responsabilità delle proprie scelte». C.Reb.

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