Resta ai «domiciliari» l’orso amante del Garda

Era appena un cucciolo quando M57 era apparso a spasso nell’alto Garda
Era appena un cucciolo quando M57 era apparso a spasso nell’alto Garda
Era appena un cucciolo quando M57 era apparso a spasso nell’alto Garda
Era appena un cucciolo quando M57 era apparso a spasso nell’alto Garda

Rimarrà ancora rinchiuso nel recinto rentino del Casteller, M57, l’orso che giovanissimo nell’estate del 2019 aveva fatto la sua prima apparizione proprio nei boschi del parco alto Garda bresciano. La decisione è stata presa dal Tar di Trento in una sentenza che ha invece accolto il ricorso della Lac annullando l’ordine di cattura per JJ4, l’esemplare femmina con i cuccioli protagonista la scorsa estate di uno scontro con un paio di cacciatori. M57 dovrà invece continuare a dividere la prigione con il famoso M49 «Papillon» e DJ3, un’altra orsa. Nell’agosto del 2020 il plantigrado aveva attaccato un 24 anni nei pressi del laghetto di Andalo. Catturato il giorno dopo dal personale del corpo forestale della Provincia autonoma, l’animale che nel frattempo aveva raggiunto i 121 chilogrammi di peso, venne condotto nell’area del Casteller, non lontano da Trento, dove vengono tenuti gli animali problematici. L’esemplare venne avvistato per la prima volta nel giugno del 2019 dei carabinieri forestali della stazione di Vobarno nelle vicinanze del rifugio «Giuseppe Granata» in località Campei de Sima nel territorio a Toscolano. Qui i militari stavano rientrando dopo aver passato una giornata ad affrontare temi di educazione ambientale con i ragazzi del campo scuola organizzato dagli alpini della sezione Montesuello di Salò. Il plantigrado stava attraversando la strada percorsa proprio dalla pattuglia dei carabinieri forestali, che sono riusciti a riconoscerlo grazie alla breve distanza che li separava e a scattare una fotografia dell’animale prima che questo scappasse nella vegetazione. Poi, per tutto il mese successivo, le segnalazioni furono numerose tra Toscolano, Valvestino e Gardone Riviera con qualche puntata nel limitrofo comune di Vobarno. A livello statistico, l’avvistamento nel territorio di Gardone si trattò della zona più a sud del Parco nella quale è stato registrato un avvistamento di questa specie. Costantemente monitorato dalla Polizia Provinciale, l’animale procurò solo qualche piccolo danno in qualche apiario. Venne descritto come un giovane maschio di circa 2 anni dal comportamento curioso e inesperto tipico dei giovani. Poi, dopo l’estate gardesana, il plantigrado sconfinò in Trentino. Il resto è storia recente. •.

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