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Salò dice addio alla vecchia Tavina: qui sorgerà un hotel «5 stelle» con 11 edifici e un parco botanico

di Luciano Scarpetta
Completata la demolizione dell’ex stabilimento di acque minerali. Al suo posto un complesso con spa hotel e suite di lusso

Tabula rasa. Non resta più nulla del comparto industriale dell’ex Tavina ai piedi delle Zette di Salò. In questi giorni le ruspe hanno completato la demolizione dei vecchi capannoni dell’azienda di acque minerali, fondata nel 1967 dal cavalier Amos Tonoli e da qualche anno trasferita a Cunettone, di cui non resta più traccia.

Sulle sue ceneri sta per essere realizzato il Falkensteiner Park resort lake Garda, nuovo complesso alberghiero e residenziale di lusso a poca distanza da «Salò sì», il nuovo Travel charme pentastellato in via del Panorama che dovrebbe aprire i battenti nel prossimo mese di maggio.

Come sarà

Due highlights? Parco botanico con hotel e 170 appartamenti distribuiti in 11 palazzi rigorosamente a 5 stelle e apertura a tutti i tipi di ospiti con particolare attenzione alle famiglie. Architettura e interior design griffati da Matteo Thun così come le 97 camere e suite. Nel pacchetto, Acquapura Spa dal concept contemporaneo e legato alla natura del luogo. Le aree esterne sono invece valorizzate dal progetto paesaggistico di Joao Nunes con l’acqua protagonista dell’intero complesso, enfatizzata dalle numerose piscine che verranno realizzate negli spazi comuni.

Sostenibilità e innovazione, natura e acqua per un complesso immobiliare da 140 milioni di euro che verrà inaugurato nel 2025. Falkensteiner Park Resort Lake Garda sarà la 32esima struttura del gruppo alberghiero internazionale, presente in sette Paesi europei.

Hotel e appartamenti

Come detto, il resort sarà realizzato in un luogo strategico di Salò, sul sito dell’ex fabbrica di acque minerali. Per il cantiere sono previste due fasi. Durante la prima, questa iniziata ad inizio anno e che sarà completata nel 2025, saranno costruiti l’hotel e 96 appartamenti premium.

La seconda invece, prevede i restanti 74 appartamenti entro il 2027. Il recupero dell’area industriale ha la sua genesi piano attuativo approvato nel 2014, che prevedeva l’insediamento di 20.650 mq di superfici residenziali, poi ridotti a 17 mila mq con la variante approvata nel 2021.

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