Ecologia

Specie aliene nel lago di Garda: è giro di vite

di Luciano Scarpetta
Da Lombardia, Veneto e Trentino una proposta di legge che obbliga a «sanificare» le barche in arrivo da altri bacini

È possibile combattere il fenomeno della contaminazione di specie «aliene» nel lago di Garda salvaguardando e tutelando il patrimonio ittico? Ci provano le tre Regioni benacensi, varando il progetto di legge che prevede a partire dalla stagione 2025, la sanificazione di tutti i natanti (gommoni e moto d’acqua comprese) provenienti da altri bacini nazionali ed internazionali.

L'iniziativa

Ci crede in primis la Comunità del Garda che già aveva inserito questa proposta nel Contratto di Lago, sottoscritto nel 2019 da tutti i sindaci gardesani. L'unica azione in grado di porre un freno a queste continue immissioni.

Le 43 specie aliene

«L'ultima delle 43 alloctone censite nel lago – ha ricordato ieri il vicepresidente della Comunità del Garda, Filippo Gavazzoni, presentando la proposta di legge interregionale - è stata scoperta l'anno scorso e riguarda la Dreissena bugensis, un bivalve tra i più invasivi che esistano in natura». Una sorta di cozza, che una volta acclimatata è impossibile da eradicare.

La politica corre ai ripari

Adesso, finalmente, la politica ha deciso adesso di correre ai ripari prendendo in considerazione questa legge che, per essere efficace, deve avere carattere di interregionalità. Regione Veneto l'ha già ampiamente recepita e a stretto giro la Lombardia farà la sua parte così come la Provincia di Trento: «Già nel pomeriggio la proposta sarà incardinata in Commissione a Milano – annunciava ieri mattina Floriano Massardi, consigliere lombardo primo firmatario del progetto di legge -. L’intenzione è poi di estenderla anche agli altri laghi lombardi».

Cosa prevede la nuova proposta di legge sulle specie aliene del Garda

In pratica ogni natante proveniente da qualsiasi bacino estraneo al Garda avrà l’obbligo di sanificare l’imbarcazione da soggetti abilitati (nautiche, rimessaggi o porti privati) che poi rilasceranno un contrassegno da apporre sul natante, valido per 12 mesi. Il costo? 20 euro per natanti lunghi fino a 12 metri, 40 euro fino a 24 metri e 70 euro per barche più grandi. Per i trasgressori sono previste sanzioni da 276 a 2.066 euro. 

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