Trovato il corpo del surfista: era ancora in mezzo al lago

di Luciano Scarpetta
Il rientro delle unità di ricerca: il corpo senza vita di Hubert Meher è stato trovato al largo di Punta San Vigilio
Il rientro delle unità di ricerca: il corpo senza vita di Hubert Meher è stato trovato al largo di Punta San Vigilio
Il rientro delle unità di ricerca: il corpo senza vita di Hubert Meher è stato trovato al largo di Punta San Vigilio
Il rientro delle unità di ricerca: il corpo senza vita di Hubert Meher è stato trovato al largo di Punta San Vigilio

È stato ritrovato ieri mattina, nello specchio d’acqua al largo di punta San Vigilio a Garda, sulla sponda veronese, il corpo di Hubert Meher, windsurfista tedesco di 54 anni scomparso da sabato pomeriggio nelle acque bresciane del Prà de la Fam al largo di Tignale. La notte tra sabato e domenica, a pochi metri dalla costa di Toscolano Maderno, nei pressi della sede del Circolo vela locale, era stata inizialmente recuperata la sua tavola a vela. L’avvistamento è avvenuto alle 12.30 dall’imbarcazione della squadra acque interne della Polizia di Stato di Peschiera, durante le ricerche che da sabato hanno interessato l’intero specchio lacuale, coordinate dalla sala operativa della Guardia Costiera di stanza a Salò. Dopo il ritrovamento ed il recupero, il corpo è stato poi sbarcato sulla spiaggia della Baia delle Serene dove è stata fatta convergere anche un’autoambulanza del 118 che ha constatato il decesso. Sarà quindi la Polizia di Stato di Peschiera ad accertare le dinamiche della morte dello sportivo. Sabato scorso il tedesco era stato notato l’ultima volta a bordo della sua tavola a vela nello specchio d’acqua antistante la località del Prà de la Fam, una delle capitali del windsurf, quando intorno alle 16 il lago era ancora sferzato dalle forti raffiche di vento provenienti da nord, che già dal mattino avevano creato in ogni località costiera forte moto ondoso. L’allarme alla sala operativa della Guardia Costiera di Salò era poi scattato intorno alle 19 dopo la segnalazione dal mancato rientro del windsurfista che aveva parcheggiato la propria auto nei pressi di un albergo di Tignale. Da quel momento sono iniziate le ricerche in acqua e a terra da parte della Guardia costiera coadiuvata inizialmente dai Vigili del fuoco di Riva del Garda. Hubert Meher non era in ogni caso uno sprovveduto e durante l’uscita indossava la muta ed il giubbino salvagente: è anche per questo motivo che le unità di soccorso hanno continuato a scandagliare tutto il bacino benacense nella speranza di individuare il corpo in galleggiamento. Anche ieri mattina erano riprese le ricerche: da terra con i Vigili del Fuoco a monitorare le coste con l’utilizzo di droni, mentre erano impegnate nelle ricerche in acqua ben otto unità navali della Guardia Costiera, Vigili del Fuoco, Polizia di Stato e Guardia di finanza, coadiuvate dal cielo dall’elicottero dei Vigili del fuoco giunto dalla Malpensa atterrato poco dopo le 11 al campo sportivo di Toscolano Maderno per caricare a bordo due sommozzatori incaricati del recupero in acqua del windsurfista tedesco. •.

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