La stagione 2024 è ormai alle porte e nelle prossime settimane, con la riapertura dei grandi alberghi e di tutti i locali, il Garda tornerà fra le meta turistiche più gettonate. Per questo anche stavolta, dopo la pandemia, è scattata la ricerca di personale, che da qualche anno si è rivelata sempre più difficile. L’associazione «Salò Promotion ha deciso di replicare la «cabina di regia» che lo scorso anno ricevette 160 curricula, collocando 40 figure professionali nelle imprese turistiche e commerciali: ad oggi una cinquantina le posizioni aperte, ovvero posti di lavoro offerti a Salò. «I commercianti salodiani sono ben consapevoli che tra le risorse più importanti per un’attività ci sono i collaboratori e hanno deciso di dare il via ad una campagna di selezione del personale, raccogliendo le candidature attraverso l’associazione di categoria Salò Promotion. Non esiste del resto attività commerciale di successo senza validi collaboratori» afferma il presidente dell’associazione Andrea Maggioni.
Le professionalità richieste
Salò e le sue attività commerciali cercano agenti immobiliari, segretarie, commessi, chef, camerieri, baristi, lavapiatti, cuochi, pasticceri e pizzaioli con interessanti prospettive lavorative sia stagionali sia annuali. «L’associazione - spiega ancora Maggioni - punta a mettere “la persona giusta al posto giusto“, con l’obiettivo di offrire al turista e al cliente che sceglie Salò un ambiente professionale ed accogliente». Ad oggi le posizioni aperte sono oltre 50. La scorsa stagione, ricordiamo, con questo metodo erano arrivati oltre 160 curricula e circa 40 professionisti hanno trovato occupazione nella cittadina. Chi fosse interessato potrà inviare il proprio Cv con fototessera alla mail info@salopromotion.it.
I profili verranno inviati a tutti quegli esercizi commerciali che hanno posizioni lavorative aperte. Ma il «sentiment» è diffuso su tutta la riviera del lago e oltre: «È un problema che esiste non solo nel nostro comprensorio, ma anche nel vicino Trentino, sulla riviera romagnola e in tutta la Penisola – nota il presidente del Consorzio turistico Garda Lombardia, Marco Girardi –: una difficoltà che si è accentuata soprattutto nel periodo post pandemia». Stranieri al 40 per cento «Il lavoro sulla riviera del Garda c’è sempre, ma è stagionale e per questo è difficile reperire personale, soprattutto italiano - osserva Girardi -. Nel settore alberghiero già adesso il 40% è di nazionalità straniera. Gli orari di lavoro del resto sono diversi ad esempio da quelli di un ufficio. Serve soprattutto flessibilità e disponibilità in ambito ricettivo, anche nei fine settimana. Per questo si cerca un po’ da tutte le parti. Come Consorzio turistico siamo in contatto con varie scuole italiane, università e licei. Il 15 marzo - chiosa Girardi - in occasione della fiera annuale di settore al Palazzo dei Congressi di Limone organizzata da Comune, consorzio turistico limonese e consorzio turistico Garda Lombardia, ci saranno proprio queste scuole».