Aperto il bando 2024 per l’assegnazione di alloggi Sap, i moderni Servizi abitativi pubblici, le vecchie case popolari, per i 22 Comuni del distretto del Garda: c’è tempo fino al 31 maggio per presentare domanda, solo online sul portale «Servizi abitativi» della Regione, ulteriori informazioni dai Comuni di residenza, disponibile un servizio di assistenza su prenotazione, è possibile rivolgersi anche ai sindacati. Questa l’informazione di servizio. Ma la situazione è critica, con una domanda di case popolari che si annuncia enormemente superiore alla disponibilità di alloggi.
L’offerta e la domanda
Le case sono poche, anzi pochissime, le richieste invece tante, troppe. Dal piano annuale dell’offerta abitativa per l’ambito Garda, che interessa 22 Comuni da Bedizzole a Valvestino, per un totale di quasi 130 mila abitanti, risulterebbero solo 31 abitazioni disponibili, di cui 16 di proprietà Aler (dislocate in vari municipi) e 15 comunali.
La mappa di una crisi
Ci sono liberi 5 alloggi Sap a Tremosine, 3 a Desenzano e altrettanti a Salò, 2 a Lonato, uno a Manerba e un’altra a Sirmione. Una quota irrisoria sul totale degli alloggi esistenti, che in tutto sono 960: 476 di proprietà comunale (132 a Desenzano, 100 a Salò, 56 a Lonato, 27 a Manerba) e 484 di proprietà Aler. Sembrano tanti, ma sono quasi tutti occupati, lasciando pochissime speranze alle centinaia di famiglie in cerca di una casa a prezzo sociale e sostenibile.
Lo scorso anno furono 688 le domande presentate per gli alloggi Sap, per l’intero ambito: a Desenzano 306 richieste (216 per gli alloggi comunali e 90 per gli Aler), 201 a Lonato (144 e 57), 88 a Salò (66 e 22). Questo a fronte di una manciata di assegnazioni: ogni 10 domande, almeno 9 famiglie restano fuori. Emergenza concreta: a Desenzano l’indice di fabbisogno abitativo è valutato di grado «elevato» nei documenti ufficiali (anche per la presenza di 771 case date in affitto breve per vacanze, sottratte a ogni possibilità di locazione per residenza), ma presto potrebbero arrivarci anche Salò, Toscolano e Lonato (indice di fabbisogno considerato «in aumento»), mentre già in «zona gialla» si affacciano Bedizzole, Puegnago e Calvagese.
Problema che si sposta sempre più anche nell’entroterra, non solo sulla riviera del lago. Il bando come detto si chiuderà il 31 maggio: si può presentare domanda per appartamenti ubicati nel paese di residenza o in quello dove si lavora. Sarà durissima, ma tentar non nuoce. Mancano gli alloggi popolari, ma chi cerca casa è in affanno anche nel mercato privato: «Il territorio del Garda - si legge nel Piano annuale pubblicato dall’azienda speciale consortile Garda Sociale - si attesta tra quelli con un mercato immobiliare tra i più complessi, sia per la stagionalità e alternanza di affitti residenziali e turistici, sia per il costo medio al metro quadrato».