Verdetti favorevoli dal processo dei due ex sindaci

L’ex sindaco Paolo Simoni
L’ex sindaco Paolo Simoni
L’ex sindaco Paolo Simoni
L’ex sindaco Paolo Simoni

Assolto da ogni accusa l'ex sindaco Paolo Simoni, cinque assoluzioni e una sola condanna (per falso in bilancio) per l'ex sindaco Isidoro Bertini: è l'esito del processo di primo grado per il crac di Manerba Investimenti, la controllata comunale in liquidazione dal 2009 e infine fallita nel 2012. Erano 6 i capi d'accusa contestati agli imputati: oltre agli ex sindaci anche Ivo Giacomini e Giovanni Marchetti, ex componenti del Cda della Manerba Investimenti, entrambi condannati a 1 anno e 4 mesi per falso in bilancio (ma assolti per gli altri capi d'accusa). Assoluzione con formula piena anche per Bertini e Simoni per le accuse di bancarotta fraudolenta documentale, bancarotta per distrazione, due capi d'accusa per bancarotta con dolo e per effetto di operazioni dolose, occultamento e dissipazione. Nel mirino della Procura erano finite alcune operazioni tra cui la presunta distrazione (poi smentita dal processo) di 261mila euro per l'acquisto di pannelli fotovoltaici, ancora crediti «occultati o dissipati» (anche qui il fatto non sussiste) per i 650 mila euro per il Parco e il Museo della Rocca. +Bertini è stato condannato a 2 anni per falso in bilancio, ma con pena sospesa, Giacomini e Marchetti a 1 anno e 4 mesi (pena sospesa). Ma si dice soddisfatto: «Il giudice ha demolito tante supposizioni fantasiose - commenta l'ex sindaco - e ha chiarito infine che il comportamento del Cda è stato corretto: non ha né occultato né distratto, ma ha agito semplicemente come un'azienda in house». Resta solo il falso in bilancio: «Ma è riferito a una serie di operazioni che dovevano essere relazionate all'interno del bilancio. Su questo faremo ricorso in appello - continua Bertini - per dimostrare la nostra estraneità a una questione dal carattere puramente tecnico, e che ha solo portato vantaggi alla società». Assolto Paolo Simoni: «Sono stati anni difficili - racconta - in cui anche la mia famiglia è stata vittima di ogni possibile attacco, la macchina del fango politico non ha atteso nemmeno l'esito del processo. Ma la verità è venuta a galla: ringrazio chi mi è stato vicino, la mia famiglia, l'avvocato Gianluca Venturini, don Raffaele e don Giordano. La dedico a mia mamma, che non c'è più». •. A.Gat.

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