il caso

Castenedolo, schiuma bianca nella roggia

di Milena Moneta
Individuata l'origine e bloccato lo sversamento. In corso indagini dell'Arpa
La schiuma nella roggia di Castenedolo
La schiuma nella roggia di Castenedolo
La schiuma nella roggia di Castenedolo
La schiuma nella roggia di Castenedolo

Una schiuma bianca che galleggiava su una roggia secondaria del complesso sistema idrico di Castenedolo, mercoledì sera, dopo i problemi registrati la sera prima, ha allertato ancora una volta le forze prepose all’emergenza ambientale. Stavolta però si è riusciti ad individuare l’origine dello sversamento ed a bloccarlo. Le indagini sui campioni prelevati sono in corso da parte dell’Arpa, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale.

L'allarme

Mercoledì, poco prima delle 20,  alcuni cittadini hanno messo in allarme il coordinatore del “Gruppo comunale volontari della Protezione Civile”, Roberto Pini, segnalando la presenza di schiuma  nella roggia che scende  da Rezzato, in località Macina. Pini, chiesto l’intervento delle Polizia locale, con il comandante Enrico Masi si è recato in zona. Nonostante l’ora tarda, il buio, e la difficoltà di orientarsi in un sistema idraulico fatto di decine e decine di rami, per due ore sono andati a ritroso per circa tre chilometri fino ad individuare l’azienda del territorio castenedolese che immetteva la sostanza schiumosa nelle acque irrigue. Così hanno potuto mettere fine allo sversamento, non prima però di aver prelevato campioni che ora sono oggetto di analisi approfondita da parte dell’Arpa.

 

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