Collio dice addio al teleriscaldamento: in paese torna l’ora delle stufe a gasolio

di Marco Benasseni
Una pessima notizia per l'ambiente. Centrale chiusa a maggio a causa delle pessime condizioni delle tubature sotterranee
La centrale a biomasse di Collio quando era ancora in funzione
La centrale a biomasse di Collio quando era ancora in funzione
La centrale a biomasse di Collio quando era ancora in funzione
La centrale a biomasse di Collio quando era ancora in funzione

 Durante l’estate, la notizia della chiusura del teleriscaldamento era passata un po’ in sordina tra le gente di Collio, ma ora che sta arrivando l’inverno i residenti devono pensare a come scaldare le proprie abitazioni. E la prospettiva immediata è anche quella di peggiorare notevolmente la qualità dell’aria per motivi che adesso vedremo. Lo scorso maggio, lo ricordiamo, la Fravt (Fonti rinnovabili Alta Valtrompia) srl aveva chiuso i rubinetti e sospeso il servizio di distribuzione dell’acqua sanitaria e per il riscaldamento. Una decisione presa dopo aver valutato le pessime condizioni delle tubature sotterrane, che sottoposte a pressione continuavano a spaccarsi riversando acqua bollente nel terreno. Insomma, qualche mese fa la società aveva invitato i residenti a dotarsi di altre risorse per non restare al gelo.

Qualcuno utilizza e utilizzerà il camino a legna, altri le stufe a pellet, altri ancora hanno optato per installare un bombolone per il gpl in giardino, ma c’è anche chi ha ripristinato vecchie caldaie a gasolio. Nei giorni scorsi alcuni dipendenti comunali hanno segnalato di essere al freddo e in attesa dell’accensione delle caldaie, anche in questo caso a gasolio. Le utenze che usavano la biomassa devono inventarsi qualcosa, e attraverso i social qualcuno si lamenta spiegando che «non tutti hanno la possibilità di installare bomboloni per il gas o altri combustibili, e che scaldare una casa con le pompe di calore elettriche è molto dispendioso».

E poi c’è la questione delle scuole: gli insegnanti ci comunicano che negli edifici scolastici sono state rimesse in funzione (anche qui) le vecchie caldaie a gasolio (quando funzionano), e c’è anche chi racconta che alcune famiglie si starebbero scaldando usando addirittura vecchissimi impianti a carbone. Tornando alle aule scolastiche, lo scorso inverno erano comunque rimaste al freddo per i guasti alla rete di teleriscaldamento. Insomma, la situazione è disagevole, la rabbia non manca e in molti si stanno mangiando le mani (fredde) ricordando quando 20 anni fa Collio aveva rinunciato al metano. «La nostra società ha cessato la produzione e l’erogazione per tutti gli utenti trattandosi di un servizio diseconomico - commenta la Fravt -. Abbiamo continuato a erogare, con grandi perdite economiche, fino al termine dello scorso inverno, poi abbiamo dovuto inviare una lettera di disdetta a tutti i clienti». A Marmentino è tutto ok Diversa, per fortuna, la situazione a Marmentino, dove la centrale a biomasse funziona senza intoppi. A Collio il problema non era legato alla centrale bensì, come detto, alla rete di tubature colabrodo. Nell’altro paese sembra funzionare tutto. Almeno queste sono le rassicurazioni dell’azienda al Comune.

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