Mentre resta rovente il dibattito sul destino dei bacini di escavazione dismessi, spesso destinati a diventare discariche, a Rezzato sta prendendo forma un innovativo progetto green. Una ex cava sarà trasformata in polmone verde per il tempo libero, ma non è escluso che in prospettiva possa diventare uno spazio all'aperto per spettacoli e iniziative artistiche. Le operazioni di recupero della Corna Rossa nella valle di Virle stanno procedendo rapide e si avvicinano al completamento. «Saranno allestite panchine per rilassarsi e un percorso ad anello che permetterà di passeggiare nel bel mezzo della natura, godendosi la bellezza del panorama delle cave a pochi metri di distanza - annuncia l'assessore a Cave e Ambiente di Rezzato, Matteo Capra -. È stata conclusa la posa della recinzione metallica a protezione della parete rocciosa, creando una fascia di rispetto inaccessibile per garantire la sicurezza dei visitatori. Sono in corso anche le operazioni di messa a dimora degli alberi che formeranno una barriera verde, arricchendo ulteriormente l'ambiente urbano. A febbraio e marzo si concluderanno le operazioni di semina. Riteniamo di essere pronti per l'inaugurazione in primavera».
Il nuovo parco avrà come sfondo un luogo unico e suggestivo
Il recupero dell'ex cava Corna Rossa, che deve il suo nome al colore rossiccio della terra, è in corso da tempo e si appresta a diventare a breve una sorta di paradiso ambientale. Un'idea che il Comune di Rezzato ha cavalcato da tempo, con la seconda vita dell'ex cava Burgazzi, che ha ospitato nel 2016 una mostra e nel 2018 un concerto del Festival Le X Giornate, e lo scorso anno la mostra collettiva open air «Glocal Emotion» in omaggio ad Angelo (Lillo) Marciano, artista e curatore appassionato di eventi culturali.
L'altro fronte
L'operazione in corso nell'ex cava Corna Rossa - promossa da Eredi Ventura in accordo con il Comune - riguarda l'area in prossimità della nuova vasca di laminazione di Virle, che prevede a sua volta la creazione di percorsi ad hoc. «Si verrà a creare un sentiero naturale che, partendo dalla vasca di laminazione e passando dalla Corna Rossa, porterà alla sovrastante area pic nic e, sopra ancora, all'altra ex cava recuperata», annuncia Capra. L'area destinata a parco non fa parte della porzione gestita dall'associazione Ugolini per le arrampicate. «Sono due zone ben distinte e separate - sottolinea Capra -: questa parte di parete rocciosa è stata considerata non idonea per le attività di arrampicata».