l'incontro

Dal Brescia Calcio ai banchi di scuola: a Botticino una giornata speciale con Ferro, Fogliata e Paghera

di Fabio Pettenò
I tre giocatori hanno risposto alle domande degli alunni della secondaria Giovita Scalvini grazie al progetto BSFC School promosso dal club di via Solferino
Fogliata, Paghera e Ferro: i tre giocatori del Brescia Calcio alla scuola secondaria “Giovita Scalvini” dell'Istituto Comprensivo di Botticino
Fogliata, Paghera e Ferro: i tre giocatori del Brescia Calcio alla scuola secondaria “Giovita Scalvini” dell'Istituto Comprensivo di Botticino
Fogliata, Paghera e Ferro: i tre giocatori del Brescia Calcio alla scuola secondaria “Giovita Scalvini” dell'Istituto Comprensivo di Botticino
Fogliata, Paghera e Ferro: i tre giocatori del Brescia Calcio alla scuola secondaria “Giovita Scalvini” dell'Istituto Comprensivo di Botticino

I sogni di Matteo Ferro, i desideri di Riccardo Fogliata, lo spirito di appartenenza di Fabrizio Paghera hanno caratterizzato l'incontro tra i tre giocatori del Brescia Calcio e alcuni alunni della scuola secondaria “Giovita Scalvini” dell'Istituto Comprensivo di Botticino. Per un giorno i tre calciatori del Brescia sono tornati sui banchi di scuola. Numerose le domande a cui rispondere ad aver aiutato Fogliata, Ferro e Paghera a scavare tra ricordi, sogni e speranze. Un confronto ricco di spunti d'interesse, incontro inserito nell'ambito del progetto BSFC School promosso dal club di via Solferino e rivolto a tutto il tessuto scolastico del territorio bresciano con il fine di avvicinare le giovani leve alla pratica dello sport scoprendo il valore e lo spirito di appartenenza attraverso il tifo per la squadra calcistica più rappresentativa della provincia. 

Le parole dei tre giocatori del Brescia

"Sin da bambino sognavo di fare il calciatore -ha raccontato Fabrizio Paghera, il più esperto dei tre-. Il mio idolo? Paul Scholes. Non ho mai visto la mia professione come un sacrificio ma come un dono. Sono orgoglioso di giocare per la squadra della mia città con una tifoseria che in ogni momento ti spinge a dare il massimo”.

A proprio agio anche il giovane attaccante Matteo Ferro. “Non pensavo di riuscire a esordire con il Brescia considerato che fino a pochi anni fa giocavo nei dilettanti. Il giorno dell'esordio in Serie B ero emozionatissimo -ha raccontato Ferro-. Non capivo nulla di cosa stava accadendo. Indimenticabile fu l'espressione di mio papà quando tornai a casa da Reggio Emilia. Il mio sogno? Un gol sotto la Curva Nord da dedicare alla nonna".

I tre calciatori del Brescia sono tornati sui banchi di scuola per rispondere alle domande dei bambini
I tre calciatori del Brescia sono tornati sui banchi di scuola per rispondere alle domande dei bambini

Anche Riccardo Fogliata ha aperto il libro dei ricordi e dei sogni. “L'aver esordito senza pubblico mi ha aiutato a contenere l'ansia, in più abbiamo anche vinto -ha ricordato Riccardo Fogliata-. Prima delle partite ascolto molta musica, mi aiuta a concentrarmi. Sono grato a mia mamma e alla mia famiglia per i sacrifici che hanno fatto per farmi raggiungere questo traguardo anche se loro volevano che io giocassi a tennis. Poi è arrivato il calcio. Il mio primo gol lo dedicherò a loro e alla mia ragazza”.

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