hinterland

Dalle isole Svalbard al Bresciano ma in formato "mini": anche Nave avrà la sua piccola banca delle sementi

di Marco Benasseni e Marta Giansanti
Il progetto varato dalla biblioteca è tra i 55 finanziati a livello europeo per tutelare la biodiversità di fiori e ortaggi
Foto esemplificativa
Foto esemplificativa
Foto esemplificativa
Foto esemplificativa

Condividi, semina, coltiva, raccogli e ricondividi. Sono i principi che ispirano l’iniziativa proposta dalla biblioteca di Nave per creare attorno agli orti un’attività che rimette al centro le cose semplici, come coltivare la terra.

L’operazione

La civica ha aderito al bando Europe challange: Libraries, Communities and Democracy 2024 di The european cultural foundation e il progetto è stata tra i 55 finanziati a livello continentale. L’operazione presentato insieme all’associazione Amici antica pieve della Mitria è stata battezzata "La Biblioteca dei semi" e punta «a preservare la biodiversità locale attraverso la condivisione, la cura, e lo scambio di semi - come spiega l’assessore alla Cultura Roberta Paradisi -. Questo progetto pone al centro la collaborazione dei residenti e delle associazioni, promuovendo la sostenibilità e rispondendo ad alcuni obiettivi dell’Agenda 2030 come la conservazione della diversità genetica dei semi».

Le regole

In biblioteca dal prossimo mese verrà collocato uno schedario dove si raccoglieranno le buste di semi, ortaggi e fiori. Il funzionamento della banca botanica è semplice e a costo zero per la collettività. Le persone possono portare e prendere in prestito dei semi, poi coltiveranno la pianta e, a maturazione dei frutti, riportano una parte dei nuovi semi per mantenere viva la biblioteca. «Questo processo coinvolge attivamente la cittadinanza in ogni sua fase, promuovendo la partecipazione e la responsabilità ambientale - si legge nella relazione del progetto -. La maggior parte dei semi proviene da autoproduzione o da coltivazioni locali rispettose dell’ambiente, senza l’uso di pesticidi».

I partner

Verranno coinvolti anche gli ospiti della cooperativa Futura che svolgeranno un ruolo cruciale specialmente nell’assemblaggio delle buste contenenti i semi e le schede esplicative per la coltivazione. In collaborazione con comunità, enti e associazioni del territorio, sono previste attività di sensibilizzazione per la cittadinanza, laboratori per scuole e cittadini, incontri con esperti, visite di orti e giardini, nonché azioni per promuovere gli orti condivisi, anche di carattere sociale.

Un luogo di cultura, di incontro e conservazione 

La Biblioteca dei Semi si configura come un luogo culturale di incontro e partecipazione, favorendo il recupero delle specie autoctone, la protezione dell’habitat per gli insetti impollinatori, la diffusione di una cultura di cura della terra, e la creazione di una circolarità virtuosa di saperi e saper fare. «Non è solo un progetto ambientale, ma un’opportunità per la comunità di promuovere la sostenibilità̀, la condivisione e la valorizzazione del territorio» conclude l’assessore Paradisi.

Nel frattempo in Norvegia...

In Norvegia da decenni esiste lo Svalbard Global Seed Vault (Deposito globale di semi delle Svalbard): una banca dei semi che ha la funzione di fornire una rete di sicurezza per preservare la diversità delle colture di tutto il mondo. È localizzata vicino alla cittadina di Longyearbyen, nell'isola norvegese di Spitsbergen, nel remoto arcipelago artico delle isole Svalbard a circa 1200 km dal Polo Nord, garantisce la conservazione a lungo termine di duplicati di semi conservati nelle banche del germoplasma di tutto il mondo.

Attualmente sono depositati più di 10.000 campioni di diversi semi, rappresentanti di più di 2.000 coltivazioni e di oltre 300 specie, che vengono conservati in confezioni sigillate di alluminio a tre strati, collocate in contenitori di plastica e mantenute a -18°. Le temperature rigide e il poco ossigeno permettono di garantire una bassa attività metabolica e di ritardare così l'invecchiamento dei semi. Il permafrost che circonda la struttura aiuta a mantenere la bassa temperatura dei semi in caso di interruzione dell'alimentazione elettrica.

 

Suggerimenti