il caso

Delitto di Nuvolento: Raffaella Ragnoli incontra i due figli

di Mario Pari
La donna, in carcere per aver ucciso il marito Romano Fagoni lo scorso 28 gennaio, ha visto il ragazzino 15enne e la figlia maggiore
Romano Fagoni in un momento felice con la moglie Raffaella Ragnoli
Romano Fagoni in un momento felice con la moglie Raffaella Ragnoli
Romano Fagoni in un momento felice con la moglie Raffaella Ragnoli
Romano Fagoni in un momento felice con la moglie Raffaella Ragnoli

Non c’è stata l’udienza davanti al tribunale del Riesame. Ma non sono mancati, in quella che è certamente la vicenda più complessa e grave accaduta negli ultimi tempi in provincia di Brescia, altri momenti importanti. Raffaella Ragnoli, in cella Verziano per aver ucciso a coltellate il marito Romano Fagoni, ha incontrato i due figli. Un incontro in cui, a quanto si è appreso, è stata tanta la commozione. Ed è assolutamente comprensibile, anche perchè il figlio minore era in casa, più precisamente a cena in cucina, quando il delitto è avvenuto. Tutto è avvenuto davanti ai suoi occhi. Non solo. Nella versione che la madre continua a ribadire, dopo averlo fatto anche davanti al giudice delle indagini preliminari, in sede di convalida del fermo, avrebbe colpito per difendere il figlio e sè stessa. Una versione non accolta dal giudice che ha deciso la sua permanenza in carcere, dopo non aver convalidato il fermo.

La versione dei fatti non è mai stata cambiata

Raffaella Ragnoli che quindi ha incontrato i propri legali, gli avvocati Anna Maria De Mattei e Tommy Bettanini, è apparsa particolarmente provata, ma non ha mai cambiato la versione fornita sin dal primo interrogatorio davanti al pm, nelle ore successive al delitto a Nuvolento la sera del 28 gennaio.

In quanto al Riesame, la rinuncia è avvenuta, fanno sapere i legali, in pieno accordo con l’assistita che appare scossa, provata, dopo l’apparente lucidità iniziale. Ma la componente emotiva non le impedisce di ribadire la propria versione. La rinuncia al riesame sarebbe dovuta all’assenza degli elementi aggiuntivi che la difesa sta attendendo.

Accertamenti sul numero di coltellate

Il principale, in termini di accertamenti scientifici è relativo al numero di coltellate che sarebbero state vibrate al marito da Raffaella Ragnoli: sei, secondo quanto emerge dall’autopsia. È evidente che si tratta di un numero non facilmente compatibile con la legittima difesa o con la difesa di un’altra persona, in questo caso il figlio.

Il figlio 15enne affidato alla sorella maggiore

Nonostante la terribile vicenda , tale da devastare in modo irreversibile una famiglia, i rapporti tra madre e figli non si sono mai interrotti. Alla giovane è stato affidato il fratello minore che dovrà affrontare il delicatissimo compito di limitare le conseguenze di ciò a cui ha assistito e vissuto. Da un punto di vista investigativo si attendono ora gli elementi in grado di fare chiarezza su una vicenda che può essere considerata un caso chiuso solo limitatamente a certi aspetti. Quelli che hanno portato il gip a disporre il carcere per la donna e a formulare nei suoi confronti l’accusa d’omicidio volontario.

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