Il rave party abusivo era diventato itinerante

di Mario Pari
Parte   della strumentazione sequestrata dalle forze dell’ordinePulizie  nella zona in cui una settimana fa si è tenuto il rave
Parte della strumentazione sequestrata dalle forze dell’ordinePulizie nella zona in cui una settimana fa si è tenuto il rave
Parte   della strumentazione sequestrata dalle forze dell’ordinePulizie  nella zona in cui una settimana fa si è tenuto il rave
Parte della strumentazione sequestrata dalle forze dell’ordinePulizie nella zona in cui una settimana fa si è tenuto il rave

Centinaia di giovani, forse quattrocento, seicento, sulle colline tra Serle e Botticino, per un rave party. Il rischio, sventato, è stato di ritrovarsi con un altro di questi “raduni” abusivi nella zona della Valsabbia. Il rave scoperto nello scorso fine settimana ha richiesto l’intervento di polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza. Non c’è stato alcun problema d’ordine pubblico, ma tutto si è svolto regolarmente, in termini di deflusso dei giovani partecipanti, grazie alla professionalità delle forze dell’ordine intervenute, coordinate dalla Questura. Ad avvisarle sono stati i residenti che non hanno potuto non sentire la musica ad altissimo volume che si alzava dai boschi. Non si è trattato solo di organizzare il deflusso dei partecipanti dalla manifestazione non autorizzata, ma anche di organizzare tutto in modo che venisse garantita la pubblica incolumità, che non venissero commessi reati, con particolare riguardo a chi aveva alzato il gomito o nel caso di assunzione di stupefacenti. L’intervento delle forze dell’ordine, quindi, dalla mattinata della domenica si è protratto fino alle prime ore del lunedì. Inoltre va tenuto presente che in questi casi, come tutti gli altri, va garantita anche l’incolumità di coloro che non hanno nulla a che fare con il rave, dei residenti. Sotto questo punto di vista è quindi importante l’individuazione di partecipanti al rave che si erano messi alla guida in stato d’ebbrezza o d’alterazione psichica. C’è poi stato l’arresto, da parte dei carabinieri, di due giovani, che per lasciare la località in cui si stava tenendo la festa abusiva, avevano rubato un veicolo. Numerose le sanzioni per violazione della normativa anticovid. Quando ci si trova a che fare con questi raduni l’attività delle forze dell’ordine non riguarda solamente le persone che hanno partecipato, ma anche i mezzi che vengono utilizzati. Così, poco prima della mezzanotte di domenica la polizia di Stato ha bloccato uno dei furgoni utilizzati dai promotori del rave. Il furgone trasportava parte dell’impianto sonoro e dell’allestimento. Tutto è stato sequestrato a causa dell’illegalità dell’evento. Ma ulteriori sviluppi sono arrivati due giorni fa quando la polizia Locale della Valsabbia nel corso di un controllo ha scoperto a Idro l’altro furgone utilizzato nei giorni precedenti per il rave tra Serle e Botticino. A bordo, la Mobile ha individuato due giovani di nazionalità francese. Oltre al materiale per la diffusione sonora è stata trovata una modica quantità di droga. Sono scattati sequestri e denunce. •.

Suggerimenti