Accoglienza, relazione, animazione. Sono tre le parole chiave che hanno ispirato un nuovo e ambizioso progetto promosso dalle parrocchie di Rezzato e Virle e finalizzato ad indirizzare l’informalità all’interno della vita dell’oratorio. Protagonisti dell’iniziativa, sostenuta anche dal Centro Oratori della Diocesi, sono una cinquantina di giovani tra i 16 e i 25 anni, selezionati tra coloro che frequentano abitualmente gli oratori rezzatesi: a partire dal prossimo 5 novembre, muniti di una divisa arancione per farsi riconoscere saranno presenti tutti i giorni nell’oratorio interparrocchiale di San Giovanni Bosco in veste di nuovi «agenti smile». «Nessun riferimento ad agenti di pubblica sicurezza - assicura don Stefano Ambrosini, tra i promotori dell’iniziativa - i ragazzi saranno come agenti atmosferici, dovranno cioè creare la giusta atmosfera affinché l’oratorio sia luogo di relazione e condivisione». Un’idea nata per coinvolgere e responsabilizzare i ragazzi, ma motivata anche dall’esigenza di individuare altre figure che si prendano cura del nuovo oratorio insieme a sacerdoti, educatori e volontari adulti. «Non vogliamo creare nulla di nuovo, né pensiamo di aver trovato una soluzione valida per tutte le altre realtà - prosegue don Ambrosini - è un esperimento nato spontaneamente che ci auguriamo possa contribuire a rendere il nuovo oratorio un luogo accogliente ed inclusivo, rendendo protagonisti i nostri ragazzi e fornendo loro una preziosa occasione di crescita personale». Per sostenere il progetto i giovanissimi «agenti smile» hanno già deciso di organizzare una cena di autofinanziamento aperta a tutti. L’appuntamento è per mercoledì 31 ottobre alle ore 20 in oratorio. •