l'iniziativa

La baby banda è senza strumenti: a Mazzano scatta la mobilitazione

di Milena Moneta
Avviata la raccolta fondi sulla piattaforma Ginger. In base alle offerte i donatori avranno diritto a gadget ed esperienze musicali
La banda di Mazzano
La banda di Mazzano
La banda di Mazzano
La banda di Mazzano

Mobilitazione generale per rinnovare il parco strumenti musicali. La banda «Pietro Lonati» di Mazzano nonostante i 98 anni di età è ancora dinamica e guarda al futuro, a cui manca però ancora un tassello. «Nel 2020 per celebrare il nuovo quartier generale abbiamo fondato l'Accademia Armido Franceschini, -racconta Maura Castelnovo che dirige la banda-: in poco tempo i numeri della nuova realtà sono cresciuti in modo esponenziale raggiungendo i 50 allievi e adesso per costruire il nostro futuro ci mancano gli strumenti».

Quindi di fronte ad un vivaio ricco talenti, ad una sede accogliente, ad insegnanti preparati era indispensabile avviare il progetto «Coltivando piccoli bandisti», una raccolta fondi col il metodo crowdfunding sulla piattaforma Ginger. Tutti possono contribuire con offerte che vanno da 5 a 500 euro: in cambio si può partecipare ad una prova generale, ricevere un video con gli auguri di compleanno in musica, una guida all'ascolto di celebri composizioni della musica per banda del compositore Gustav Holst, di cui ricorrono 150 anni dalla nascita, partecipare ad un concerto esclusivo sui canti tradizionali della Prima Guerra Mondiale, oppure ad un serata dedicata alla storia dell'Inno Nazionale Italiano o ancora a due lezioni da uditore in Accademia. Una donazione più consistente consentirà di partecipare alla consegna degli strumenti acquistati, regalare una borsa di studio ad un allievo meritevole.

Gli aspiranti musicisti hanno anche preparato un simpatico video in cui suonano con strumenti di carta. Per ora i sostenitori sono 38, ma la cifra di 4800 euro, da raggiungere per acquistare 8 strumenti, è ancora lontana. «Li consegneremmo in comodato d'uso ad altrettanti allievi che al momento utilizzano strumenti obsoleti e non hanno la possibilità di acquistarne uno in maniera autonoma -spiega Maura Castelnovo-. Poi abbiamo in mente anche secondo obiettivo: ridurre del 20% le rette dei corsi per il prossimo anno accademico, rendendoli più accessibili agli aspiranti bandisti. La presenza di una Banda all'interno di una comunità oltre ad essere occasione di promozione della cultura musicale, ha anche una finalità aggregativa e di accrescimento socio-culturale, conservando una tradizione che caratterizza il popolo italiano». 

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