L'INCHIESTA

Morto dopo la caduta da un traliccio a Castegnato: la Procura dispone accertamenti tecnici

di Redazione Web
La consulenza è finalizzata ad accertare le responsabilità dell'infortunio costato la vita lo scorso 13 giugno al 22enne Sam Macukulli, in particolare a verificare le condizioni della catena di sicurezza a cui era agganciato
Il luogo dell'infortunio costato la vita a Sam Macukulli
Il luogo dell'infortunio costato la vita a Sam Macukulli
Il luogo dell'infortunio costato la vita a Sam Macukulli
Il luogo dell'infortunio costato la vita a Sam Macukulli

La Procura di Brescia intende fare piena luce sull'incidente sul lavoro costato la vita, il 13 giugno 2023, a Sami Macukulli, il giovane operaio specializzato nei lavori in quota, di appena 22 anni, di origini albanesi, ma residente da ormai alcuni anni a Caorle, in provincia di Venezia, precipitato da oltre 45 metri di altezza mentre stava operando su un traliccio dell’alta tensione di Terna, Rete Elettrica Nazionale spa, per la manutenzione della linea elettrica. A provocare la caduta, nella zona industriale di Castegnato, sarebbe stata la rottura del cavo di sicurezza a cui era agganciato.

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Lo studio Studio3A-Valore S.p.A - a cui si sono affidati, insieme all’avvocato Davide Ferraretto del foro di Padova, i parenti della vittima che vogliono andare a fondo della dinamica dell'infortunio mortale - fa sapere che che il pm titolare del relativo procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, Lisa Saccaro, dopo aver acquisito i rapporti dei tecnici dello Psal e  dell’Ats, intervenuti per i rilievi con il supporto dei carabinieri di Chiari, anche come atto dovuto ha iscritto nel registro degli indagati il datore di lavoro della vittima, che era dipendente della Coget Impianti Srl di Corteno Golgi.

Accertamenti sulle condizioni della catena che reggeva il lavoratore

Con avviso datato 19 luglio, ha inoltre disposto un accertamento tecnico ad hoc finalizzato ad accertare la dinamica dell’infortunio e quindi tutte le responsabilità, con particolare riferimento alle condizioni (tipo di materiale, tenuta, idoneità, eccetera) della catena di sicurezza che reggeva il lavoratore e la cui rottura, come detto, ne ha causato la caduta nel vuoto, senza scampo: il giovane precipitando ha colpito una recinzione esterna ricadendo nel cortile di un’azienda sottostante, ed è deceduto praticamente sul colpo. Il sostituto procuratore affiderà l’incarico lunedì 24 luglio a due consulenti tecnici, gli ingegneri Francesco Pavan e Giorgio Giacometti: alle operazioni peritali parteciperà, quale consulente tecnico per la parte offesa, anche l’ingegner Alberto Mariani messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A.

«Macukulli - cita la nota dello studio legale - ha lasciato in un dolore senza fine, in Italia e nel suo Paese di origine, il padre, con il quale risiedeva nella frazione di Porto Santa Margherita di Caorle, la madre, una sorella, un fratello, il nonno, tra i tanti parenti uno zio a cui era legatissimo e, non ultima, la giovanissima compagna con cui si sarebbe dovuto sposare di lì a un paio di mesi». 

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