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Rezzato, l’argine del canale crollato: un anno dopo arriva il conto ma si procede a rilento

di Cinzia Reboni
Per il ripristino della sponda sbriciolata sotto la pressione di una bomba d’acqua anche il Comune deve contribuire con una quota parte

Anche il Comune di Rezzato dovrà compartecipare alle spese per la ricostruzione del muro di contenimento sulle sponde del Naviglio, crollato il 23 maggio dello scorso anno a causa di una bomba d'acqua che aveva trascinato nel fiume anche tre auto in sosta.

Cedimento a Rezzato, in via Garibaldi

Per lungo tempo il parcheggio, di proprietà privata ma ad uso pubblico, era rimasto inagibile, isolando anche gli esercizi commerciali di via Brescia – alcuni negozi, un bar e la clinica veterinaria – che si affacciano sul piazzale. Inizialmente il sindaco Giovanni Ventura aveva emesso un'ordinanza per la chiusura dei due parcheggi limitrofi – una totale e l'altra parziale – per motivi di sicurezza, oltre al ripristino del muro a carico dei proprietari del piazzale. Ma col tempo la situazione è cambiata.

Il colpo di scena

«Il muro crollato coinvolgeva anche la parte terminale di una pista ciclopedonale, che catastalmente risultava privata – spiega l'assessore Matteo Capra -. Ma la proprietà della struttura ha contestato l'ordinanza, facendo notare che, in realtà, in forza di un accordo siglato in passato, quella particella era stata ceduta al Comune, anche se il passaggio catastale non era mai avvenuto».

Ragion per cui la proprietà ha contestato di partecipare alla spesa per la ricostruzione del muro, facendo valere il fatto che il Comune ha utilizzato e gestito come proprio il terminale della ciclabile.

Il contenzioso

Ne è nato quindi un contenzioso, con tanto di ricorso al Tar contro l'ordinanza comunale. «In seguito ad una negoziazione tra le parti – ha spiegato l'assessore Maurizio Franzoni durante la seduta dell'ultimo Consiglio comunale - i privati hanno rinunciato al ricorso e si sono impegnati a versare 7 mila euro, che il Comune utilizzerà in quota parte per le spese di sua competenza nella progettazione e realizzazione del muro, che da progetto preliminare ammontano complessivamente a 83 mila euro».

Il ritorno alla normalità

Nel frattempo si procede, anche se a rilento. Il piazzale è stato messo in sicurezza e sono stati rimossi tutti i detriti e le macerie. Anche l'«isolamento coatto» dei negozi è finito, e parte del parcheggio è stato reso agibile. Ma i tempi di ripristino totale saranno lunghi.

«Non siamo ancora al progetto definitivo, bisogna capire quale sarà il periodo migliore per i lavori di dragaggio del Naviglio, senza tener conto che è in corso anche un contenzioso tra privati», aggiunge Matteo Capra. Sarà poi necessario verificare l’efficienza idraulica del corso d’acqua. Il ritorno alla normalità non sarà insomma un percorso rapido

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