«Un centro aperto a tutti
dove coltiviamo i valori»

«Stonatissima» è un concorso canoro diventato un classico
«Stonatissima» è un concorso canoro diventato un classico
«Stonatissima» è un concorso canoro diventato un classico
«Stonatissima» è un concorso canoro diventato un classico

Don Massimo Toninelli, appena ordinato sacerdote nel 2001, è stato inviato con l’incarico di curato nella parrocchia di Cellatica, dove ha svolto il suo ministero sacerdotale fino al 2008. In seguito è stato trasferito a San Polo e, nel 2014 è stato chiamato a reggere la parrocchia di Maria Madre della Chiesa nel quartiere di Casazza.

CASAZZA è un rione a nord della città. Dalla sua nascita ha avuto un buon sviluppo demografico fino a raggiungere i 5 mila abitanti. Attualmente sono circa 3 mila.

«Il nostro quartiere - spiega il parroco -, è collegato alla città senza soluzione di continuità: tuttavia, ha una sua identità specifica, è pervaso da un forte senso di comunità che si manifesta in molte circostanze». La pratica religiosa costante nella nostra diocesi ha avuto un forte calo negli ultimi cinquant’anni. Il senso di comunità al quale accennava ha favorito un’alta frequenza alla messa domenicale?

«PURTROPPO, anche da noi, il calo c’è stato - ammette don Massimo Toninelli -: la secolarizzazione si è fatta sentire. Eccome! Nella nostra parrocchia i praticanti si aggirano fra il 15 e il 17% della popolazione. La religiosità è abbastanza tradizionale però noto che una buona parte ha una convinzione profonda. In genere nei confronti della chiesa non c’è ostilità e anche il sacerdote è ben accetto. Voglio sottolineare un aspetto: l’oratorio, attraverso le sue molte iniziative formative, in primis, ma anche aggregative e sportive mantiene una forte attrattività e molti di coloro che non frequentano abitualmente la chiesa frequentano il centro giovanile e offrono un loro contributo nel volontariato».

Il senso di identità del quartiere non crea tuttavia degli steccati o delle chiusure nei confronti delle altre realtà vicine. «Assolutamente no - precisa il parroco di Casazza -. I confini amministrativi e parrocchiali non impediscono che la chiesa come l’oratorio vengano frequentati da persone e ragazzi anche dai quartieri e dalle parrocchie vicine. Penso che questa sia una peculiarità che da sempre caratterizza in positivo il nostro oratorio».

Ma ci sono anche altri aspetti positivi della parrocchia di Casazza. «La ricchezza e la varietà delle iniziative create e sostenute dal volontariato giovanile e non solo, sono sicuramente un valore aggiunto della nostra comunità - osserva don Toninelli -. La domenica, per esempio, la messa delle 10,30 è animata da un coro di adulti e giovani; il parroco si avvale di un folto numero di chierichetti di età compresa tra i 6 e i 16 anni che lo coadiuvano nelle celebrazioni: un grande numero di volontari tiene aperto il bar tutti i giorni. Il Cso Casazza mantiene in perfetto ordine le strutture sportive e garantisce un’eccellente organizzazione delle varie squadre. Un buon gruppo di catechisti educa e istruisce i ragazzi dell’Iniziazione cristiana. Questi aspetti e tutti gli altri positivi, che non cito, sono dovuti senz’altro al lavoro dei miei predecessori che hanno ben seminato. Io cerco di continuare sulla loro strada e, là dove è possibile, tentiamo di migliorare».

C’È POI IL CAPITOLO formazione: al cammino dell’Iniziazione cristiana sono iscritti poco più di 60 bambini dell’elementare. I ragazzi della media sono 25, quelli delle superiori 15. I catechisti sono 25. La loro preparazione avviene con dei corsi di magistero a livello zonale, in momenti di confronto interparrochiali e in corsi. Anche per i genitori sono previsti incontri curati dal parroco don Massimo Toninelli e da don Francesco David. G.B.M.

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