MAZZANO. Dramma nel corso di una partita giovanile: Eugenio Rossetti è in prognosi riservata

Infarto durante la sfida
di basket. Giocatore di
17 anni in fin di vita

Il secondo intervento di rianimazione all’esterno del centro sportivo
Il secondo intervento di rianimazione all’esterno del centro sportivo
Il secondo intervento di rianimazione all’esterno del centro sportivo
Il secondo intervento di rianimazione all’esterno del centro sportivo

Alessandro Maffessoli

Stava disputando una partita di basket al palasport di Mazzano quando ha avvertito una fitta al petto e ha chiesto il cambio. Una volta in panchina si è accasciato perdendo i sensi. Quando è arrivato il primo equipaggio di soccorritori, il 17enne era in arresto cardiaco. Il personale sanitario ha rimesso in moto il suo cuore quasi subito ma a causa di un secondo attacco cardiaco la manovra di rianimazione è durata 35 interminabili minuti, durante i quali si è temuto per la vita dell’adolescente. Una volta stabilizzate le funzioni vitali, il 17enne è stato trasferito all’ospedale Civile e ricoverato nel reparto di Terapia intensiva. Le sue condizioni vengono giudicate critiche dai medici che non hanno sciolto la prognosi. Il decorso clinico delle prossime ore sarà decisivo per la sopravvivenza del giocatore di basket.

QUELLO CHE RISCHIA di trasformarsi in un dramma è accaduto ieri sera alle 20,30 al centro sportivo di via Giuseppe Mazzini, dove si stava disputando partita del campionato Under 20 Eccellenza fra la New Best Mazzano e il Basket Trieste. Al 4’ del secondo quarto, Eugenio Rossetti, ala della formazione giuliana si è sentito male: ha chiesto e ottenuto il cambio, tenendosi la mano premuta sul petto.

Appena raggiunta la panchina è svenuto davanti allo sguardo attonito e impotente di avversari, compagni di squadra, dirigenti e spettatori. Tutti si sono resi conto della gravità della situazione: la gara è stata subito interrotta e nel giro di 10 minuti è arrivata un’autoambulanza dei volontari di Mazzano che hanno effettuato il massaggio cardiaco manuale risultato vano. Si è dovuto attendere l’automedicalizzata attrezzata con il defibrillatore (non presente al centro sportivo in quanto non obbligatorio fino alla serie B). Con l’ausilio dell’apparecchiatura i rianimatori sono riusciti a far ripartire il cuore di Eugenio a cui erano state somministrate nel frattempo delle iniezioni di adrenalina che sembravano aver fatto tornare a respirare autonomamente il giocatore.

Ma proprio mentre il 17enne stava per essere caricato sull’ambulanza è stato colto da un altro attacco cardiaco obbligando i soccorritori a ricorrere al defibrillatore nel parcheggio dell’impianto sportivo. Il ragazzo si è fortunatamente ripreso prima di essere trasferito al Civile.

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