Muore straziato
nello schianto
contro una roulotte

di Mario Pari
Quanto rimane della roulotte dopo il terribile impatto avvenuto ieri lungo la «45 bis» all’altezza di Nuvolera dove è morto un 37enne FOTOLIVE
Quanto rimane della roulotte dopo il terribile impatto avvenuto ieri lungo la «45 bis» all’altezza di Nuvolera dove è morto un 37enne FOTOLIVE
Schianto mortale a Nuvolera (Fotolive)

Hanno visto «il suo sguardo» un istante prima che l’auto che stava guidando impazzisse fino a urtare la loro per poi sventrare la roulotte che stavano trainando. Il pauroso incidente avvenuto ieri pomeriggio pochi minuti dopo le 17 ha causato morto, ma alla luce della dinamica poteva essere una strage. A Nuvolera, lungo la «45 bis», a pochi metri dal cavalcavia di via Scaiola, ieri si cercava di capire come la morte potesse essersi materializzata in un incidente dalla dinamica brutalmente semplice. Un’auto che sbanda improvvisamente, un doppio impatto, il secondo violentissimo e fatale. La vittima è un cittadino d’origini albanesi, residente a Botticino. Xhevahir Hoxha avrebbe compiuto 38 anni il 12 giugno. Lavorava nel settore dell’edilizia e sulla Opel Zafira in cui è morto aveva gli attrezzi da lavoro. Per identificarlo è stato necessario estrarre il corpo da ciò che restava dalla vettura «attraversata» dalla lamiera della roulotte.

Un corpo straziato nella parte alta, vicino al capo, estratto solo all’arrivo delle onoranze funebri «Aurora» da Gavardo, paese in cui, nella camera mortuaria dell’ospedale, è stata portata la salma. Ma estrarlo dall’auto non è stato semplice: se ne sono dovuti occupare, come sempre accade in questi casi, i vigili del fuoco. Nel frattempo il cellulare della vittima continuava a suonare con ogni probabilità per le chiamate di qualche familiare, preoccupato di non vederlo tornare. Il destino del 37enne si è incrociato con quello di una famiglia tedesca nei pressi dello svincolo della 45 bis che porta a Bedizzole e Nuvolera. A pochi metri si snoda la pista ciclabile che costeggia il Naviglio Grande. E in tanti sono passati ieri, si sono fermati, sconvolti da ciò che rimaneva dell’auto e della roulotte.

LA FAMIGLIA tedesca stava viaggiando verso il lago su una Volvo con al traino la roulotte di dimensioni piuttosto grandi. In auto oltre ai genitori due bambine di un anno e quattro anni. «Stavo guidando verso il lago di Garda, si trattava dell’ultima tappa del viaggio in Italia - racconta il turista tedesco che era al volante - quando ho visto l’auto arrivare verso di noi. Ho anche visto negli occhi il conducente». Quindi, l’istante che ha cambiato per sempre l’esistenza di chi si trovava sulle due vetture. «L’auto - prosegue il turista - improvvisamente ha cambiato direzione ed è venuta verso di noi. Prima ha urtato la parte posteriore della nostra auto, poi è finita contro la roulotte». Con lo sguardo ancora carico di terrore non faticano ad ammettere che «è stato terribile», ma che sarebbe stato «molto peggio se lo scontro fosse stato frontale».

Ora rimane, alla Polstrada di Salò, impegnata per ore nei rilievi, con il traffico bloccato, quindi da capire il perchè di quella virata improvvisa verso sinistra. Forse un malore, forse il sole oppure una piccola distrazione pagata, in ogni caso, al prezzo più alto: la vita.

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