Ricette del Vangelo,
se il prete
diventa chef

Don Pierluigi Plata è diventato chef per promuovere laparola di Gesù
Don Pierluigi Plata è diventato chef per promuovere laparola di Gesù
Don Pierluigi Plata è diventato chef per promuovere laparola di Gesù
Don Pierluigi Plata è diventato chef per promuovere laparola di Gesù

Cinzia Reboni Grembiule, padella e paletta: gli arnesi del mestiere ci sono tutti. Lo chef pure (anche se molto speciale), il titolo anche: «Ricette dal Vangelo». Ma chi si aspetta istruzioni per cucinare a puntino l’agnello pasquale, la minestra di lenticchie che Esaù figlio di Isacco barattò con la primogenitura, il pane azzimo dell’Ultima cena o i pesci moltiplicati da Gesù, resterà deluso.

QUELLE DISPENSATE sul web da don Pierluigi Plata sono ricette...di vita. Che si candidano già a diventare «virali» e che presto potrebbero essere raccolte anche in un libro. Il sacerdote di Iseo ha scelto il mondo dei social per arrivare al cuore della gente. Don Pierluigi Plata impartisce «lezioni» alimentari e spirituali, trasmesse in video su youtube - domenica ci sarà la «preview» -, ma anche sulla sua pagina facebook e su twitter. «Il libro, forse, arriverà alla fine di questa esperienza», spiega don Plata, attualmente a Roma come cappellano militare dei carabinieri, reparti speciali Nas e Ros compresi, dopo aver svolto il servizio sacerdotale a Torino. Due anni dopo aver dato alla luce il volume «Fratello Agnello, Sorella Volpe», una sorta di «censimento» degli animali citati dal Vangelo, e «Più lo conosci, più lo frequenti», esplorazione del rapporto tra i giovani e Gesù, don Plata passa ora al cibo ispirato ai testi sacri. «Ultimamente c’è un interesse incredibile che ruota attorno al mondo dei fornelli, soprattutto in televisione - sottolinea il prete-chef -. Quindi mi sono chiesto: possibile che il Vangelo non ci dica niente in proposito? In fondo parla di cose terrene, quotidiane, proprio come il cibo. Vorrei che la gente riflettesse sugli ingredienti citati dal Signore e da lui condivisi nel corso della sua vita terrena con i suoi discepoli, con i peccatori, con i farisei, fino ad arrivare proprio all’Ultima cena, e oggi alla celebrazione della messa. Anche quello è cibo». Il vulcanico don Pierluigi Plata - che ha già in proposito di realizzare un’app dedicata alle sue «Ricette» - tradurrà le sue lezioni in una decina di appuntamenti su You tube.

«LE RICETTE sono il cavallo di Troia, lo stratagemma per parlare della vita - spiega don Plata -. Nel primo video farò una riflessione tra mangiare e vivere, un discorso allargato all’espressione di libertà: ognuno di noi sceglie come e cosa mangiare. La prima “puntata“ sarà dedicata al sale. “L’essenziale è invisibile agli occhi“, disse la volpe al piccolo principe nel capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, così come il sale è necessario ma “invisibile“ in cucina ed il respiro è fondamentale, anche se impalpabile, per vivere. Ma il Signore ci dice anche che siamo “il sale della terra“, e che ognuno di noi nasconde delle potenzialità e delle capacità che deve saper tirare fuori». Le «ricette» di don Plata spazieranno dal pane al vino, dal lievito alla farina, dal frumento all’olio, all’aceto, ai pesci, all’agnello, ai semi, ma anche agli alimenti «senza» - privi cioè di glutine, olio di palma, eccetera -, «così come “senza“ certi comportamenti scorretti si può vivere meglio». Mangiare bene per sentirsi meglio, anche nello spirito. «Affronterò anche il problema dell’ortoressia, vale a dire l’ossessione per il cibo sano: perchè a volte anche la fissazione per la qualità può rovinare la salute».

NON MANCHERÀ un capitolo dedicato al «novel food», sancito dall’entrata in vigore il 1° gennaio di quest’anno del regolamento dell’Unione Europea per il riconoscimento degli insetti come «nuovo alimento». «Cavallette, grilli e vermi sono citati anche nel Vangelo - spiega don Plata -, ma nonostante la direttiva europea, in Italia non siamo ancora pronti, sia per quanto riguarda il reperimento della materia prima, che per la distanza abissale dalla nostra cultura alimentare. Gli esperti dicono che dovremo iniziare a mangiare anche gli insetti, altrimenti nel 2050 i 10 miliardi di abitanti della terra non avranno cibo a sufficienza. Ma anche questo aspetto potrebbe trasformarsi in business. Non sarebbe più giusto parlare di spreco? É il paradosso del benessere: c’è gente che muore di fame e chi spende soldi per prodotti che combattono l’obesità». «Le mie ricette - conclude don Plata - partono dagli ingredienti citati nel Vangelo per far riflettere sulle cose importanti della vita. Gli ingredienti sono poveri, ma ricchi di significato». Basta saperli cucinare nel modo giusto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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