La materna del monastero di Santa Maria degli Angeli è salva. Lo storico asilo fondato 80 anni fa dalle suore Orsoline dell’ordine Romano sopravviverà grazie al varo di una fondazione che garantirà il reperimento del personale.
IL FUTURO della scuola era infatti messo in pericolo dal lento ma inesorabile calo delle religiose destinate a prendersi cura dei bambini. L’operazione coinvolgerà un altro prestigioso istituto religioso della Franciacorta. «Abbiamo raggiunto un accordo di massima con la scuola elementare della Madonna della neve - conferma suor Maria Andreassi, superiora del convento di Capriolo da sei anni -. Il prossimo passo sarà creare una fondazione con l’istituto di Adro che è da tempo impegnato sul fronte della formazione». Alla materna Santa Maria degli Angeli riapriranno le iscrizioni anche per l’asilo nido. «Attualmente - spiega suor Maria Andreassi -, siamo impegnate con un centinaio di bambini dai tre ai sei anni: a quelli delle sezioni che frequentano si aggiungeranno i nuovi iscritti, che compiono i tre anni. Prenderanno il posto di quelli che a partire da settembre frequenteranno la prima elementare». L’impegno e la tradizione didattica delle suore Orsoline, che sei anni fa avevano dovuto fare fronte al disastro provocato dalla tromba d’aria, è la miglior garanzie per le famiglie che apprezzano il servizio offerto dalla scuola. L’asilo contribuisce fra l’altro a tenere vivo il castello che oltre alla struttura educativa per la prima infanzia ospita un padiglione destinato alle suore più anziane della congregazione, il convento e la cappella settecentesca. Il maniero non è isolato, nel senso che le suore mantengono una stretta simbiosi con il territorio.
L’ACCORDO DI MASSIMA prevede il mantenimento dell’indirizzo di scuola cattolica e consente alla Madonna della Neve di Adro di completare il ciclo formativo dalla materna al liceo. Soddisfatto della soluzione il sindaco di Capriolo Luigi Vezzoli. «La materna delle suore è un’eccellenza e tutta la comunità era preoccupata che l’attività potesse interrompersi. Come Amministrazione comunale - sottolinea Vezzoli -, garantiremo il nostro sostegno e il nostro appoggio anche perché le suore sono le custodi del castello, il monumento simbolo di Capriolo».