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Adotta una gallina : nel «Pollaio solidale» di Passirano si alleva l’inclusività

di Simona Duci
L'obiettivo è quello di realizzare uno spazio sociale in cui i ragazzi dai 16 anni in su, in particolare con disabilità e con fragilità, possano sperimentare la gestione di un'attività
Il «Pollaio solidale» si trova a Camignone di Passirano
Il «Pollaio solidale» si trova a Camignone di Passirano
Il «Pollaio solidale» si trova a Camignone di Passirano
Il «Pollaio solidale» si trova a Camignone di Passirano

Nel «Pollaio Solidale» di Passirano ci si prende cura degli animali, si cresce, e si partecipa alla vita di comunità. L'obiettivo principe del progetto, è quello di realizzare uno spazio sociale in cui i ragazzi dai 16 anni in su, in particolare ragazzi con disabilità e con fragilità, possano sperimentare la gestione di un'attività, occupandosi di diverse mansioni, come l'accudimento delle galline e la consegna delle uova. È chiaro che il valore dell’iniziativa vada ben oltre l’azione e la mansione assegnata ai ragazzi: si svolge, e questo è il suo valore, «condividendo le capacità di ciascuno e stabilendo un legame con la comunità», come spiega il Comune, sostenitore del progetto.

Nel «Pollaio» oltre ai ragazzi sono presenti adulti volontari e figure educative per la supervisione degli obiettivi, che sono socializzanti. «L'attività del pollaio delle "galline solidali" si basa sull'adozione di una gallina ovaiola in cambio delle uova prodotte - ha spiegato il sindaco Francesco Pasini -. Le galline che sono una ventina e in questo spazio in mezzo alla natura covano non solo le uova, ma anche l’inclusività. Uno spazio di socializzazione per i nostri ragazzi e ragazze, sano e protetto».

La progettualità è stata realizzata grazie all’idea di alcuni volontari locali, in particolare famiglie di ragazzi con disabilità. Un lavoro di squadra È stata la parrocchia a trovare uno spazio adatto alle esigenze, in un’area centrale della frazione di Camignone e il Comune ha appoggiato convintamente il progetto con il patrocinio e un contributo. Un progetto Co.co.de. come specificano gli ideatori: Collaborare, condividere e dedicare. «Il fattore determinante dell’impresa - ha spiegato in conclusione il vicesindaco e assessore alle Politiche giovanili, Marta Orizio - è che si tratta di un progetto di tutta la comunità, sentito e desiderato, che vuole, nel suo piccolo, potenziare i legami sociali sul territorio». S.Duc.

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