il caso

Cazzago, scoperto il modello dell’auto che ha investito Domenico Perani: si stringe il cerchio sul pirata

di Simona Duci
Una Fiat Punto di colore bianco ha investito e ferito gravemente l'ex corridore professionista

Con il trascorrere delle ore e l’incedere degli accertamenti dei carabinieri si sta stringendo attorno al pirata che a mezzogiorno di giovedì 7 marzo a Cazzago ha travolto un ciclista in località Sant’Alberto in zona Ca’ del Diaol, per poi darsi alla fuga senza fermarsi a prestare soccorso.

Ore d’ansia

Restano intanto stazionarie, ma sempre gravi le condizioni dell'ex corridore professionista Domenico Perani, ricoverato all'ospedale Civile di Brescia. Perani che risiede a Cazzago da sempre, tutti i giorni dopo aver chiuso il suo negozio di biciclette si concede una pedalata di un'oretta, nella zona di campagna del suo paese.

L’incidente è avvenuto proprio durante quella pausa, quando all’improvviso un'auto sbucata dalla via a forte velocità, l’ha urtato facendolo finire in fondo per il canale. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Gardone Valtrompia che stanno indagando, il pirata della strada si trovava alla guida di una Fiat Punto di colore bianco. Al modello dell’auto investitrice gli investigatori sono arrivati comparando i frammenti persi dopo l’impatto con il ciclista.

Le indagini

Al momento l’attenzione da parte dei carabinieri è sulle immagini delle telecamere comunali ai varchi, e di quelle private da cui si potrebbe risalire all’automobile coinvolta nell’incidente e, quindi nella conseguente identificazione dell’investitore. Su di lui o lei, visto che sono passate le 24 ore pende un’accusa di omissione di soccorso e fuga, con un possibile arresto.

Nel frattempo tutta Cazzago e il mondo del ciclismo resta con il fiato sospeso per le sorti di Perani. Si spera in una ripresa rapida sulle condizioni fisiche del 68enne che ha subito ferite al volto e all’addome di una certa gravità.

I trascorsi

Perani si ricorda, è stato professionista dal 1982 al 1984. Tra i dilettanti all’epoca si era messo in luce con una vittoria alla Corsa della Pace, la decima tappa nel 1979, e un terzo posto nella prima tappa nel 1980. Altri successi da dilettante furono la Targa Crocifisso del 1975 e il Trofeo Amedeo Guizzi del 1981 nella sua Brescia.

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