Cervo ucciso a Rodengo
Legambiente all’attacco:
«Episodio inquietante»

La carcassa del cervo ritrovata a Rodengo Saiano, in località Valzina
La carcassa del cervo ritrovata a Rodengo Saiano, in località Valzina
La carcassa del cervo ritrovata a Rodengo Saiano, in località Valzina
La carcassa del cervo ritrovata a Rodengo Saiano, in località Valzina

La piaga del bracconaggio non risparmia alcun territorio. Venerdì pomeriggio in località Valzina, in prossimità della riserva protetta «La Rocca» di Rodengo Saiano, è stata trovata la carcassa di un imponente cervo maschio.

L’ipotesi più plausibile è che l’ungulato sia stato ucciso da cacciatori di frodo, che contavano di recuperare la preda in un secondo tempo. Legambiente affresca tuttavia altri scenari.

«GRAVE EPISODIO, perché si vuole impedire a questa specie di riappropriarsi di un habitat ideale», osserva Silvio Parzanini, leader del circolo Franciacorta.

Nell’area attorno alla riserva di Rodengo, la caccia al cervo è vietata proprio per ricostituire delle colonie di ungulati.

Legambiente chiede dunque alle autorità di fare chiarezza: «Nei giorni scorsi in località Valzina si è svolta una battuta al cinghiale autorizzata - continua Parzanini -, e proprio a quel periodo, secondo una prima analisi, risalirebbe la morte del cervo. Non puntiamo il dito contro nessuno, ma a nostro parere servirebbe una regolamentazione più rigorosa degli abbattimenti che devono essere effettuati sotto la responsabilità della Polizia provinciale. Queste battute non possono avvenire a totale insaputa dei sindaci e dell’Ambito territoriale di caccia. Per queste ragioni riteniamo che la caccia al cinghiale vada sospesa e riavviata solo dopo che saranno chiariti meglio compiti e modalità operative. Tanto più che il governo ha deciso di impugnare la legge regionale sul loro abbattimento, approvata a luglio».

UNA BOCCIATURA, quest’ultima, «incomprensibile» per Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia: «I cinghiali hanno causato incidenti stradali, hanno attaccato e ucciso un agricoltore a Brescia, provocato danni per decine di milioni alle coltivazioni e si stanno avvicinando sempre più ai centri abitati. E cosa succede? Viene bloccata l’unica legge che prova a mettere un freno all’invasione». C.REB.

Suggerimenti