Droni e tecnologia per sconfiggere le alghe infestanti

di A.ROM.

È scattata nelle acque davanti al porto di Clusane d'Iseo, la seconda fase del progetto di ricerca sull’eradicazione della Vallisneria Spiralis, l'alga che da anni infesta il basso Sebino, creando problemi alla navigazione ed alla balneazione. Fino alla metà di settembre i tecnici di Mpl, la società «in house» dell'Autorità di Bacino Lacuale dei Laghi d'Iseo, Endine e Moro saranno impegnati nella campagna di esperimenti. «Siamo nella fase 2 del progetto – spiegato l'ingegner Roberto Bendotti, tecnico dell'ente –: stiamo operando con il mezzo Truxot Dm5045, con una lama di circa due metri di larghezza, che viene immersa nell'acqua fino ad un metro e mezzo di profondità, dove trova le praterie di alghe, che sfalcia alla base». Lo scorso anno, in questo periodo, venne posizionato un telo biodegradabile in iuta e cocco sul fondo di un'areale di circa tremila metri quadrati per contenere la crescita delle macrofite acquatiche. Continua quindi – anche con l'ausilio dei droni – il monitoraggio: l'obiettivo è quello di verificare la durata dei teli e la loro efficacia. •

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