L'EMERGENZA

Frana a Tavernola, sgomberato l'abitato di Siviano a Montisola

Venti famiglie hanno abbandonato le loro case. Preoccupa un possibile «effetto tsunami» nel caso in cui la montagna precipitasse nelle acque del lago.
Il cementificio a Tavernola Bergamasca
Il cementificio a Tavernola Bergamasca
Il cementificio a Tavernola Bergamasca
Il cementificio a Tavernola Bergamasca

Sgomberato in via precauzionale l'abitato di Siviano a Montisola. Preoccupa un possibile «effetto tsunami» nel caso in cui la montagna alle spalle del cementificio di Tavernola Bergamasca franasse nelle acque del lago. Il sindaco ha evacuato una ventina di famiglie, circa 40 persone. Nei giorni scorsi le sonde della ex miniera di Ognoli, sul versante bergamasco del Sebino, avevano registrato movimenti piuttosto importanti  di una precedente frana di 7 mila metri cubi, a causa della quale la bretella sopra il cementificio era rimasta chiusa per ben 9 anni, fino alla riapertura nell'aprile 2019.

L'INCONTRO. Il  Centro Coordinamento Soccorsi si è riunito ieri pomeriggio nella sede della Comunità Montana del Sebino bresciano allo scopo di esaminare tutti i profili derivanti dai più recenti rilevamenti. Presenti tutte le  istituzioni provinciali di protezione civile con i i rappresentanti/delegati dei comuni rivieraschi. Sebbene siano tutt’ora in corso le indagini per valutare l’effettiva entità del fenomeno,  gli organi tecnici competenti hanno prospettato il concreto rischio che ingenti quantitativi di materiale lapideo siano scaricati fino al lago producendo fenomeni ondosi di dimensioni anche ragguardevoli che potrebbero impattare significativamente sui territori rivieraschi bresciani.

I RISCHI. Tra i comuni più esposti si inseriscono quelli di Monte Isola, Marone e Iseo in ragione della posizione geografica rispetto alla frana e all’ipotetico fronte d’acqua prodotto dalla paventata caduta improvvisa della stessa. Per tali ragioni, pur in assenza di elementi certi in ordine ai rischi derivanti dal fenomeno in parola, la Prefettura di Brescia  ha disposto che tutti i Comuni rivieraschi procedano, al più presto, ad una integrazione della pianificazione comunale di emergenza al fine avere un quadro conoscitivo puntuale delle aree lacuali più esposte.

Il  Prefetto ha disposto che  fin da oggi pomeriggio  sia attivato, presso la Sede della citata Comunità Montana, un Centro Operativo Misto dove confluiranno tutte le istituzioni di protezione civile e gli stessi sindaci interessati per concordare modalità omogenee di intervento a tutela della pubblica incolumità.

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