Ambiente

Gli uccelli nidificano: nella Riserva naturale delle Torbiere chiude il percorso centrale

di Simona Duci
Dall’11 marzo fino al 19 luglio vietato fino a luglio il passaggio nel cuore della Zona di protezione speciale in Franciacorta, per evitare «stress» all’avifauna protetta
Un periodo di tregua Gli uccelli stanno facendo il nido
Un periodo di tregua Gli uccelli stanno facendo il nido
Un periodo di tregua Gli uccelli stanno facendo il nido
Un periodo di tregua Gli uccelli stanno facendo il nido

Dall’11 marzo fino al 19 luglio, periodo di nidificazione degli uccelli, il percorso centrale della Riserva delle Torbiere del Sebino sarà vietato al passaggio: la Zona di protezione speciale in Franciacorta, eccezionalmente, resterà in parte chiusa al pubblico.

La decisione

Una decisione presa nel rispetto degli animali che la abitano, grazie alle nuove politiche portate sul campo dall’ente, in linea con la direttiva europea per la conservazione degli uccelli selvatici e area umida di importanza internazionale, ai sensi della convenzione di Ramsar.

Un periodo delicato

«Nel periodo compreso tra marzo e luglio - ricorda il direttore della Riserva, Nicola Della Torre - ci sarà la fase più delicata per l’avifauna, in cerca di aree tranquille e lontane dai disturbi antropici. Motivazioni che stanno alla base della scelta gestionale di chiusura al pubblico, ma solo del percorso centrale che si snoda proprio all’interno della zona di maggiore tutela, attraversando il cuore della Riserva, esponendo le specie presenti a un forte stress».

L’ornitologo dell’ente, dottor Paolo Trotti, nella sua ultima relazione ha sottolineato che «la scelta da parte dell’Ente di chiudere ai visitatori l’accesso al percorso centrale in quel delicato periodo ha consentito, lo scorso anno, di aumentare l’utilizzazione dell’area da parte dell’avifauna che, prima della chiusura, era pesantemente influenzata dal disturbo del continuo passaggio di persone. Tale decisione, ha una valenza conservazionistica importante all’interno della Riserva, poiché va ad incrementare di fatto la superficie non raggiungibile dall’uomo nel periodo dell’anno più delicato per l’avifauna nidificante».

Per il nuovo presidente dell’ente, Flavio Bonardi, «è importante aumentare la consapevolezza del valore della Riserva, anche con l’informazione. Resteranno accessibili gli altri percorsi a nord, sud e alla torretta di avvistamento. La chiusura del percorso centrale non deve essere vista come limite alla fruizione, ma importante azione di conservazione». 

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