Gussago piange
Gabriel. Ha vissuto
solo 9 anni

di Irene Panighetti
Gabriel Joseph UngaroIl bambino in una foto felice con mamma e papà
Gabriel Joseph UngaroIl bambino in una foto felice con mamma e papà
Gabriel Joseph UngaroIl bambino in una foto felice con mamma e papà
Gabriel Joseph UngaroIl bambino in una foto felice con mamma e papà

La prematura morte del loro bimbo di 9 nove anni è un dolore atroce per la mamma e il papà di Gabriel Joseph Ungaro: una perdita combattuta con le armi dell’amore, della speranza, della scienza e della medicina. Ma invano.

Tre anni di sofferenza, di illusioni, di disperati appelli alla vita. Tre anni che si sono conclusi con un tragico epilogo. E Gussago si stringe ai genitori, lo farà oggi pomeriggio durante i funerali (alle 15 nella chiesa di Santa Maria Assunta) e lo farà anche dopo, quando il figlio tanto amato sarà sepolto nella terra fredda.

FORSE GUSSAGO oggi piange così anche perchè aveva un po’ sperato nel miracolo, dopo aver imparato ad amare quel suo figlioletto nato in un lontano paese asiatico ma che da tre anni era arrivato in Franciacorta: è la terra d’origine del babbo, che aveva portato il piccolo in Italia per cercare di vincere la maledetta malattia. All’età di 6 anni Gabriel aveva iniziato il suo percorso di cure ma anche quello scolastico, per guardare al futuro con speranza. Una prima elementare a domicilio, poi la seconda all’ospedale Gaslini di Genova dove era in cura e dove ad un certo punto sembrava quasi che il sole potesse ristorarlo e farlo tornare a fiorire.

Il terzo anno della primaria Gabriel ha potuto trascorrerlo a Navezze di Gussago, con i compagni di scuola e con la parvenza di una vita come quella di tutti i bimbi della sua età. Ma poi, da luglio, la malattia è tornata a mordere, le visite al Gaslini sono divenute sempre più frequenti, la situazione sempre peggiore, sempre più atroce il dolore di mamma Valerie e papà Giuliano, e quello dei nonni.

Alla fine anche il filo della speranza è stato definitivamente tagliato: non ci sarà più il sole a risvegliare il piccolo Gabriel. E l’intera comunità di Gussago non può far altro che piangere per lui.

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