La caserma incompiuta in ostaggio dei cantieri

L’apertura della nuova caserma dei carabinieri di Pontoglio sembra sempre più un miraggio: nel cantiere aperto a febbraio per la realizzazione di quelle che dovevano essere solo «opere di completamento del lotto funzionale», in pratica gli ultimi ritocchi alla struttura, non ci sono più muratori né tecnici. Non si osserva in pratica nessun segno di attività o di presenza. «GLI ADDETTI se ne sono andati il 9 agosto - ha raccontato un residente - e da allora non si è più visto nessuno. Eppure i carabinieri qui servirebbero, perché nel parcheggio ogni sera c’è chi spaccia». Nel cartello affisso dal Comune con la data della riapertura del cantiere, 27 febbraio 2019, è indicato l’investimento di 396.966,88 euro, dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, su progetto esecutivo, redatto dal Provveditorato alle opere pubbliche di Lombardia e Emilia Romagna. La ditta che si è aggiudicata i lavori è «La Torre Sabina» di Palombara Sabina, in provincia di Roma e il direttore tecnico del cantiere è indicato nel nome Giuseppe Conte, un omonimo del premier incaricato. Ma ora non c’è nessuno: a Pontoglio sono in pochi a credere che la caserma possa aprire prima della fine dell’anno. «Il cantiere - ha ricordato Augusto Picenni, capogruppo Pd in Consiglio comunale - fu aperto dal sindaco Roberto Viola, prima che iniziassero i lavori per la costruzione della nuova caserma dei carabinieri di Erbusco, aperta da oltre sette anni. In seguito l’amministrazione formata da centrodestra Lega promise dodici ani fa che l’avrebbe aperta realizzando anche il ponte - ricorda ancora Picenni -. L’attuale sindaco Alessandro Seghezzi indicò poi gli stessi tempi, ma ora siamo tutti qui a chiederci quando finirà questa vicenda». L’auspicio è che finito agosto si torni ad osservare attività di cantiere. Ma in questa lunga storia non si sa mai.