Palazzolo
accoglie la
squadra in esilio

di Giancarlo Chiari
La società calcistica composta interamente da senegalesi dell’Asd Foresto Sparso Sen Academy
La società calcistica composta interamente da senegalesi dell’Asd Foresto Sparso Sen Academy
La società calcistica composta interamente da senegalesi dell’Asd Foresto Sparso Sen Academy
La società calcistica composta interamente da senegalesi dell’Asd Foresto Sparso Sen Academy

Da quest’anno lo stadio di Palazzolo proporrà tutte le domeniche una partita del campionato: quando la Pro giocherà in trasferta, la squadra bergamasca dell’Asd Foresto Sparso Sen Academy scenderà sul nuovo campo in sintetico. LA FORMAZIONE orobica, tutta formata da senegalesi tra i 18 e i 32 anni, ha dovuto lasciare il campo di calcio comunale di Foresto dopo aver conquistato la promozione in seconda categoria, perché la Asd Polisportiva oratorio San Marco di Foresto Sparso che si è aggiudicata la gestione per il triennio non ha accettato di condividere il campo comunale. Scelta sembra sostenuta da gran parte della popolazione che già nel 2015 aveva scritto ad un quotidiano contestando la Sen Academy perché schierava una squadra di senegalesi. L’Asd è riuscita comunque ad iscriversi, accordandosi con la Pro Palazzolo, per le partite di campionato sul campo in sintetico e per gli allenamenti sui campi di Calcinate, a una ventina di chilometri da Foresto. Ma la notizia dell’esilio insieme ai contorni di razzismo che sembra aver assunto la vicenda infiammano il clima in paese. «I neri vanno bene solo se puliscono in casa le guarnizioni» è la dichiarazione di un residente che segue il calcio «mentre le mamme che vanno all’oratorio non vogliono che i figli vadano a giocare con i neri» ha sostenuto un altro abitante. L’Asd Sen Academy ha superato il problema, nato dall’ipotesi cullata a lungo di poter condividere la struttura comunale, pensando di potervi giocare la domenica e contribuendo alle spese. Svanita questa possibilità, i giocatori si sono portati via le panchine che avevano acquistato a loro spese per i supporter e citando Martin Luther King hanno criticato il rifiuto. «Non abbiamo partecipato al bando per la gestione del campo comunale - ha spiegato Eugenio Bezzi, presidente dell’ASD Foresto Sparso Sen Academy - sperando fosse possibile una collaborazione con la Polisportiva dell’oratorio, visto che in oltre dodici anni abbiamo investito risorse su quello stadio, costruendo il campo in sintetico, e accogliendo tutti quelli che si presentavano. Scaduta la convenzione durata dieci anni, per altri due sono stati utilizzati senza alcun accordo, e la squadra ha conquistato sul campo la seconda categoria. Credo che i problemi siano nati allora, ci è stato riferito più volte che i genitori dei ragazzini che frequentavano l’oratorio non avevano piacere che i loro figli giocassero con i neri allo stadio». Continua Bezzi: «L’Asd che presiedo in questi anni si è impegnata anche a Sarnico e Telgate. Visto il bando abbiamo pensato di lasciare spazi ad altri, chiedendo il campo la domenica, per le gare di campionato, e un po’ di spazio per ufficio. Il sindaco ha provato a far convivere le due società ma non c’è stato nulla da fare: la Polisportiva dell’oratorio affermando che aveva detto di no ad altri non poteva dire sì a noi». La soluzione trovata consentirà all’Asd Foresto Sparso Sen Academy di allenarsi a Calcinate, e giocare a Palazzolo sul sintetico inaugurato nel 2017. Al quarto anno del primo mandato Roberto Duci, sindaco di Foresto Sparso ha spiegato: «L’amministrazione non è razzista come hanno scritto in tanti: fatto il bando abbiamo cercato con diversi incontri di conciliare le esigenze delle due società. Ho provato a farle stare insieme perché il campo è libero la domenica, ma la Sen lo ha chiesto anche per gli allenamenti. Emanuele Belotti presidente della Polisportiva oratorio San Marco ha risposto no dicendo che aveva fatto lo stesso con altre società. La mia impressione è che da tempo non andassero d’accordo: mi spiace perché l’amministrazione ha provato a farli collaborare nell’interesse di tutti, ma le decisioni toccano a loro». A Palazzolo, Guido Facchetti, presidente ed ex calciatore della Pro Palazzolo degli anni Settanta, ha spiegato «La Pro dispone di due campi abilitati Fgci, uno nello stadio, l’altro in sintetico dietro. Abbiamo accolto la richiesta della squadra di Foresto Sparso, che ha già giocato contro di noi pareggiando zero e zero, e perdendo a tavolino per avere schierato un giocatore squalificato. Giocano bene anche se sembra si sentano perseguitati, e questo non li aiuta: Palazzolo avrà quest’anno due derby, uno nello stadio in casa, uno sul sintetico in trasferta. Non c’è concorrenza, quando noi giochiamo in casa, loro giocano in trasferta e viceversa: alla prima partita a Palazzolo c’erano i loro sostenitori e questo è un bene per il calcio dilettantistico». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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