Referendum, il sindaco
attacca: «Dai politici
solo chiacchiere»

di Giancarlo Chiari
Una veduta delle Porte Franche: domani si decide sull’ampliamento La Lega Nord  si schiera in favore del  «no» al referendum  di Erbusco
Una veduta delle Porte Franche: domani si decide sull’ampliamento La Lega Nord si schiera in favore del «no» al referendum di Erbusco
Una veduta delle Porte Franche: domani si decide sull’ampliamento La Lega Nord  si schiera in favore del  «no» al referendum  di Erbusco
Una veduta delle Porte Franche: domani si decide sull’ampliamento La Lega Nord si schiera in favore del «no» al referendum di Erbusco

A 24 ore dal referendum di Erbusco sull’ampliamento delle Porte Franche - domani si vota, per chi lo avesse dimenticato -, il sindaco Ilario Cavalleri vuole dire la sua, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe.

IL PRIMO è nei confronti di Isabella Nodari, che lo ha preceduto per due mandati alla guida del paese: «La consultazione è una nostra scelta politica, nessuno ci ha costretti: lo abbiamo voluto. In campagna elettorale - afferma Cavalleri - avevamo promesso che su una proposta sostenibile avremmo chiesto la valutazione dei cittadini, perché questa è partecipazione».

L’opposizione accusa Cavalleri di sostenere il progetto di ampliamento, ma lui spiega: «L’ex sindaco per dieci anni non si è mai pronunciata sull’ampliamento, ma ha autorizzato con il Pgt la trasformazione di diversi immobili in aree commerciali, consumando anche aree agricole senza risolvere il problema della ex cava: un buco enorme che se non si recupera all’agricoltura è esposto a scelte sovracomunali».

Ma anche Legambiente ha sostenuto che Cavalleri non sarebbe super partes. Ed ecco che il sindaco contrattacca: «Legambiente e fronte del no forse non hanno visto l’edificazione spropositata di attività produttive, zone commerciali e logistica degli ultimi anni intorno casello della A4 e in zona Bonomelli. Sono il primo sindaco a sottoporre a consultazione la valutazione di una richiesta su cui, dopo il consiglio comunale, dovranno pronunciarsi enti più importanti: Provincia, Regione, Soprintendenza».

IN DEFINITIVA, Cavalleri ribadisce che il giudizio lo lascia ai cittadini: «La variante ha dei pro e dei contro - sottolinea -: ritengo giusto che chi amministra consulti i cittadini perché valutino e scelgano: noi diamo a tutti la posibilità di scegliere». Cavalleri ne ha anche per i Comuni di Cazzago e Rovato, che hanno votato una mozione contro l’ampliamento, ed è durissimo: «Sconfitti sul caso Cogeme, due sindaci cercano la rivincita, dimenticando il saccheggio di territorio dei loro Comuni: dal “mostro bianco“, ai quasi 20 mila metri di nuove aree commerciali, mentre Cazzago ha distrutto la sua campagna con una logistica che ha invaso le strade con camion e camioncini». L’augurio finale, alla vigilia del referendum: «Che i cittadini valutino e si esprimano: è una scelta che può essere un’opportunità per il nostro Comune».

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